Mercoledì 24 Aprile 2024

Fegato spappolato a 17 anni, nuova inchiesta al Cocoricò

La Procura indaga sul caso del ragazzo di Como. Luci e ombre di una discoteca simbolo

La piramide, simbolo del Cocoricò

La piramide, simbolo del Cocoricò

RICCIONE (Rimini), 29 luglio 2015 - VENERDÌ in consolle c’è Martin Garrix. Ha solo 19 anni, ma guadagna già come un adulto questo giovanissimo deejay olandese, chiamato a riempire la pista del Cocoricò. Chissà se Martin ha saputo della morte di Lamberto. E se gli hanno detto che, soli pochi giorni prima di ‘Lamby’, un altro ragazzo di 17 anni dopo una notte all’ombra della ‘piramide’ si è ritrovato col fegato spappolato dall’Mdma.

Proprio dopo quest’ultimo episodio, la procura di Rimini ha deciso di aprire un altro fascicolo sulla disco di Riccione, il secondo in pochi giorni dopo quello avviato per la morte di Lucaccioni. Alla famiglia di ‘Lamby’ è arrivata una lettera dove si racconta cosa accade nella ‘piramide’, con particolari inquietanti. E la lettera è stata subito girata dall’avvocato dei Lucaccioni alla procura. Avanti con le indagini, mentre ancora il Cocoricò non sa se dovrà chiudere, e per quanti giorni. Il questore di Rimini sta prendendo tempo. Alla discoteca riccionese, anche nel più recente passato, hanno messo spesso i sigilli anche quando il morto non c’è scappato.

LA STORIA del Cocoricò è fatta così. È quella di un locale che oggi è al 17esimo posto tra i migliori cento club al mondo (secondo la rivista americana Djmag) ma che ha sempre dovuto fare i conti con gli eccessi, con lo sballo del suo pubblico. Pensare che il ‘Cocco’ era nato sulla collina di Riccione come locale di riferimento per il pubblico gay. Fino a quando, nel 1989, Bruno Palazzi e il socio Osvaldo Barbieri decisero di rifare tutto il locale. Nasce la ‘piramide’, nasce il nome Cocoricò (anzi, all’inizio si chiamava ‘Le Cocoricò’) e il locale cambia pelle. Si trasforma nel più grande tempio della musica techno.

Diventa un fenomeno musicale, un marchio, una moda. Qui suonano tutti i più grandi deejay europei e americani. Qui Isabella Santacroce si ispira per il romanzo, Fluo, sconvolgente affresco delle notti in Riviera. Notti sempre sull’orlo della trasgressione. Notti in cui il Principe Maurice è l’indiscusso cerimoniere, e passano a turno Enrico Ghezzi e Gaulthier, Moschino e i Daftpunk. Dove Valentino Rossi tira l’alba. È sempre un passo avanti rispetto agli altri locali, il Cocoricò. Anche nella cronaca nera... Una storia fatta di musica, e di sangue.

QUELLO di Maurizio Mazzocchetti, ucciso nel parcheggio del locale nel 1992 per una banale lite. Quello di Enrico Fusari e di altri giovani morti dopo una notte al Cocoricò. Quasi ogni anno il ‘Cocco’ viene chiuso, per una o più settimane, dalla Questura. Per droga, per risse, per stupro (nel 2013). Una storia nera come la sua pista bella e dannata.