Martedì 23 Aprile 2024

Clima, Conferenza di Parigi: una 'sfida senza precedenti'

Prima dell'inizio dei lavori, in ottobre sarà l'Italia a ospitare la pre-conferenza per spianare la strada al summit parigino

(Ansa)

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Roma, 3 agosto 2015 - Una 'sfida senza precedenti': ecco come si preannuncia la Conferenza mondiale sul clima (Cop 21) che i 196 Paesi dell'Onu dovranno affrontare a Parigi dal 30 novembre all'11 dicembre prossimi. L'obiettivo è raggiungere per la prima volta un accordo internazionale legalmente vincolante per la riduzione dei gas a effetto serra con effetto dal 2020, per riuscire a contenere il riscaldamento globale entro i 2 gradi centigradi rispetto all'era preindustriale. Se ciò non dovesse accadere, affermando gli scienziati che studiano i cambiamenti climatici per conto delle Nazioni Unite, si andrà incontro a sempre più probabili e frequenti disastri ambientali. 

Altro obiettivo importante della ventunesima Cop è il finanziamento della lotta al cambiamento climatico per 100 miliardi di dollari l'anno da parte dei Paesi sviluppati, provenienti da fonti pubbliche e private, dal 2020 a favore dei Paesi in via di sviluppo.Alcune di queste risorse passeranno attraverso il Fondo verde per il Clima, che ha ricevuto un capitale iniziale di 10,2 miliardi di dollari.

Prima dell'inizio dei lavori a Parigi, in ottobre l'Italia ospiterà la Pre-COP 21. Questa occasione servirà a spianare la strada all'accordo globale, che potrà essere raggiunto attraverso l'impegno di ogni singolo Paese alla riduzione delle emissioni di gas serra. Obiettivo, questo, da raggiungere in tempi brevissimi, per limitare i rischi del cambiamento climatico e il conseguente intensificarsi di uragani, inondazioni, e aumento del livello del mare. C'è ottimismo per il successo del negoziato, nonostante la maggior parte delle conferenze precedenti siano state un buco nell'acqua, anche per la mobilitazione e impegno da parte di Cina e Usa, i primi due inquinatori del mondo.