Cisgiordania, blitz dell'esercito d'Israele: "Uccisi i killer dei tre ragazzi ebrei"

Eyal Yifrah, Gilad Shaar e Naftali Fraenkel erano stati sequestrati il 12 giugno mentre facevano autostop e uccisi. Il rapimento era stato una delle cause dell'offensiva nella Striscia di Gaza

Hebron, i tre ragazzi israeliani uccisi (Reuters)

Hebron, i tre ragazzi israeliani uccisi (Reuters)

Gerusalemme, 23 settembre 2014 - L'esercito israeliano ha ucciso due palestinesi sospettati del rapimento e dell'uccisione dei tre adolescenti ebrei a giugno scorso in Cisgiordania. Le forze dello Stato ebraico, ha riferito il portavoce dell'esercito, colonnello Peter Lerner, stavano inseguendo i due attivisti di Hamas, Amer Abu Aisheh e Marwan Qawasmeh, dal sequestro avvenuto il 12 giugno scorso. Circa una settimana fa, ha spiegato, c'è stata una svolta nelle ricerche, che ha portato i militari in un nascondiglio vicino a Hebron. 

La notte scorsa soldati hanno fatto irruzione nella struttura a due piani e hanno ucciso i due uomini durante uno scontro a fuoco. L'esercito, ha spiegato Lerner, crede che entrambi i sospetti siano morti, anche se i soldati hanno confermato soltanto l'uccisione di uno di loro. Il secondo uomo, ha riferito il portavoce, è caduto all'indietro in mezzo alle fiamme e si presume che sia morto, anche se il corpo non è stato ancora ritrovato. 

Il rapimento dei tre adolescenti aveva scatenato un giro di vite di Israele contro Hamas ed era stato una delle cause dell'offensiva lanciata dallo Stato ebraico nella Striscia di Gaza. I ragazzi, Eyal Yifrah, Gilad Shaar e Naftali Fraenkel, erano stati sequestrati il 12 giugno mentre facevano autostop. I loro corpi erano stati trovati in un campo in Cisgiordania il primo luglio, ma si presume che i giovani fossero stati uccisi poco dopo il rapimento. 

Il presunto organizzatore del sequestro era stato arrestato, ma i due principali sospetti, Abu Aisheh e Qawasmeh, erano fino ad oggi latitanti. Le forze israeliane avevano fermato centinaia di attivisti di Hamas, anche se il gruppo palestinese per settimane aveva continuato a smentire il proprio coinvolgimento. 

Durante l'offensiva a Gaza, tuttavia, un leader di Hamas in esilio ha confermato la responsabilità dell'organizzazione. Un giorno dopo il ritrovamento dei corpi dei tre ragazzi ebrei, un adolescente palestinese, Mohammed Abu Khdeir, era stato rapito e ucciso in Cisgiordania da estremisti israeliani in un atto di vendetta.