Venerdì 19 Aprile 2024

Cile, morto il generale Contreras, capo della polizia segreta di Pinochet. Non s'era mai pentito

I familiari dei desaparecidos: "Era il simbolo dell'orrore del terrorismo di Stato". Aveva accumulato una condanna superiore ai 500 anni di carcere e non si era mai pentito, rivendicando la sua "guerra contro il marxismo"

Cile, il generale Manuel Contreras, braccio destro di Pinochet (Afp)

Cile, il generale Manuel Contreras, braccio destro di Pinochet (Afp)

Santiago del Cile, 8 agosto 2015 - E' morto nella notte uno degli aguzzini del regime di Pinochet, il generale Manuel Contreras, per anni temutissimo capo della temuta polizia segreta Dina. Lo hanno reso noto fonti vicine ai familiari. Il militare, che aveva 86 anni, è deceduto nell'Ospedale militare della capitale: era stato portato lì qualche giorno fa dal carcere di Punta Peuco, dove era detenuto insieme ad altri militari accusati di aver violato i diritti umani durante la dittatura di Pinochet.

L'ex capo Direzione nazionale dell'intelligence aveva accumulato una condanna superiore ai 500 anni di carcere per le proprie responsabilità nelle torture, gli arresti, le uccisioni e le 'desapariciones' degli oppositori al regime, per un totale di 58 condanne, durante quello che aveva definito il periodo della 'guerra contro il marxismo' nel paese. "Manuel Contreras è un nome che rappresenta il simbolo dell'orrore del terrorismo di Stato", sottolinea all'Ansa Lorena Pizarro, presidente dell'Associazione familiari di detenuti 'desaparecidos'. "È morto rivendicando quello che ha fatto, non posso capire come un essere umano possa aver agito così: ha inflitto il dolore cercando i modi più brutali per provocarlo. È morto Contreras, repressore icona della dittatura di Pinochet", ha commentato il sito web della Radio Cooperativa di Santiago.

Pinochet assunse il potere nel 1973 con un colpo di stato che rovesciò il presidente Salvador Allende. Ha regnato sul Cile fino al 1990 lasciando una scia ininterrotta di sangue. Nel 2006 è morto a 91 anni.