Attacco Cgil su fisco e lavoro. Camusso: "Sì alla patrimoniale". Poletti: "Di sicuro non la faremo"

Incontro con la presidente della Camera, Laura Boldrini, per illustrare le proposte in materia di appalti. Avviso a Renzi: su riforma scuola e cambiamenti alla Fornero il governo è in ritardo. Ma è la "patrimoniale sulle grandi ricchezze" a polarizzare il dibattito

Susanna Camusso (ANSA / MAURIZIO BRAMBATTI)

Susanna Camusso (ANSA / MAURIZIO BRAMBATTI)

Roma, 4 maggio 2015 - Cgil a tutto campo contro il governo Renzi. Dalle pensioni alla manovra economica, alla scuola, il maggior sindacato confederale oggi ha incontrato la presidente della Camera, Laura Boldrini, per illustrare le sue proposte in materia di appalti e intanto prepara lo sciopero generale di domani sulla scuola che al governo potrebbe fare più male del previsto. Intervistata da Repubblica, il segretario generale Susanna Camusso alza il tiro sull'esecutivo e soprattutto evoca un "partito di sinistra" di cui avverte "un gran bisogno", ovviamente evitando "di confondere i ruoli". E rilancia il tema della "patrimoniale sulle grandi ricchezze". "Di sicuro non la faremo" è la pronta replica del ministro del Welfare, Giuliano Poletti, fuori campo ma evidentemente scottato dalle contestazioni sindacali.

SENTENZA CONSULTA SU BLOCCO PENSIONI - "Il governo è in grave ritardo e ora è indispensabile sedersi intorno ad un tavolo per cambiare la legge Fornero - batte la grancassa il segretario della Cgil -. I diritti delle persone vanno garantiti e le risorse ci sono o si possono trovare. Questa potrebbe anche essere l'occasione per rivedere i criteri di una effettiva progressività del sistema fiscale e per contrastare seriamente l'evasione". A margine dell'assemblea di Rete Imprese Italia, Poletti sostiene che è "è ancora presto per fare valutazioni" sugli effetti della sentenza della Consulta sui rimborsi delle mancate rivalutazioni delle pensioni. Intanto deve incassare la richiesta di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil per un incontro urgente sulle "modalità e le tempistiche di applicazione della sentenza della Consulta sulla rivalutazione delle pensioni". 

PATRIMONIALE? SI', GRAZIE - "Senza rinunciare alla riforma complessiva del fisco, la patrimoniale sulle grandi ricchezze ha un'efficacia immediata" fa notare la Camusso. "Si racconta una diminuzione delle tasse, mentre c'è una evidente discriminazione sulle persone, con un aumento della pressione fiscale su chi ha di meno".

JOBS ACT - "Non ci sono investimenti a partire da quelli pubblici - osserva la leader della Cgil -. Non basta dire a un imprenditore: ti ho tolto l'articolo 18, ti ho fatto gli sconti, ora pensaci tu. Gli incentivi senza vincoli si traducono nella sola sostituzione di contratti. Serve una politica industriale che indirizzi e sostenga la crescita e l'occupazione".  Durissimo il segretario: sul Jobs Act Renzi "ha sbagliato" e "continua a sbagliarsi". Cita la fonte delle sue convinzioni: "I numeri stanno lì a dimostrarlo". 

SCUOLA - Secondo la sindacalista, sulla riforma della scuola "il governo non è in condizioni di fare le assunzioni per l'inizio dell'anno. E ha posto criteri assai discutibili che dividono in modo arbitrario i precari". Giudizio categorico: "Questa è una riforma che lede il diritto costituzionale della libertà di insegnamento, che affida a un singolo la totale discrezionalità su chi debba insegnare o meno. È una scuola elitaria, non di tutti. Le risorse che ci sono peraltro scarse vanno a chi primeggia, e delle scuole di Scampia o dello Zen di Palermo che ne facciamo?".

PROBLEMA APPALTI - Proficuo l'incontro con la presidente della Camera, Laura Boldrini, alla quale il segretario della Cgil ha consegnato gli esiti della campagna 'Gli appalti sono il nostro lavoro, i diritti non sono in appalto'.  "Abbiamo raccolto 175mila firme nel corso di una lunga campagna fatta di iniziative su tutto il territorio", ha detto la leader sindacale. Una campagna itinerante lanciata sei mesi fa e che si è conclusa il 30 aprile, dopo aver percorso in lungo e in largo tutta la penisola. La presidente della Camera ha ringraziato ed evidenziato  il "grande rilievo" del tema, "in una situazione che vede purtroppo premiata la logica del massimo ribasso, messa in atto persino dalle Pubbliche amministrazioni e tale da accentuare il fenomeno già pesante delle delocalizzazioni".

PROPOSTA FORTE - Gli appalti e i sub appalti pubblici e privati dei diversi settori, da quello delle forniture e dei servizi a quello delle costruzioni, da soli rappresentano oltre il 15% del Pil nazionale. Oltre 3,5 milioni i lavoratori impiegati, che spesso sono costretti a fare i conti con la mancanza di tutele adeguate e di diritti e con condizioni di illegalità. L'iniziativa della Cgil valorizza tre punti principali: affermare una tutela reale dei trattamenti di questi lavoratori, messi in discussione da più provvedimenti legislativi negli ultimi due anni; contrastare le pratiche di concorrenza sleale tra le imprese, incentrata prevalentemente sulla riduzione dei costi; consolidare ed estendere la clausola sociale per il mantenimento del posto di lavoro in caso di cambio di appalto, poiché "i lavoratori - chiude la Camusso - spesso diventano le vittime del cambio di appalto e del meccanismo del massimo ribasso" anche in considerazione del fatto che "nel frattempo le leggi ne hanno ridotto le tutele". 

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