Venerdì 19 Aprile 2024

Centomila nuovi obesi, un farmaco frena la fame

L`eccesso di peso entra in causa anche nel diabete e nelle malattie di cuore. Il medicinale derivato da un ormone intestinale riduce la sensazione di fame e il desiderio di consumare cibo

 Il 30% della popolazione europea è in sovrappeso, il 4% sono bambini. (Foto Lapresse)

Il 30% della popolazione europea è in sovrappeso, il 4% sono bambini. (Foto Lapresse)

Roma, 27 gennaio 2016 - In Italia ogni anno 100mila nuovi obesi e altri 200mila in sovrappeso, una malattia che costa 9 miliardi di euro l'anno. Un documento dell'Italian Barometer Diabetes Observatory mostra che i chili di troppo vengono visti come inestetismo, senza percepire che si tratta di una vera e propria malattia, che aumenta l'incidenza del rischio diabete, depressione, malattie di cuore e alcune forme di tumore.

Un'epidemia che è stata finora orfana di cure - ha spiegato Paolo Sbraccia, Presidente della Società Italiana dell'Obesità - finalmente trattabile grazie al primo farmaco efficace registrato e prescrivibile da cardiologi, internisti, endocrinologi, specialisti in scienza dell'alimentazione e dai centri ospedalieri che curano l'obesità (Gazzetta Ufficiale del 20 novembre scorso). Liraglutide è un farmaco che aziona uno specifico interruttore nel cervello che regola l'appetito.

In farmacia, dispensato su presentazione di ricetta medica, è indicato in aggiunta a dieta povera di calorie, migliorando l'attività fisica in pazienti adulti, donne e uomini, con indice di massa corporea tra 27 e 30. La presenza di malattie correlate come diabete, ipertensione, dislipidemia o apnea ostruttiva nel sonno, la rende fortemente raccomandabile.

Abitudini sedentarie, alimentazione sballata o disordinata, menopausa o squilibri ormonali, sono alcune delle condizioni patologiche che affliggono sei italiani su dieci con problemi di grasso addominale o che non rientrano più dentro ai vestiti.

Sovrappeso e obesità sono in continua crescita nel nostro Paese, spiega Antonio Nicolucci, coordinatore dello studio sull’obesità di IBDO Foundation. La questione è seria, aggiunge Antonio Caretto, Presidente ADI-Associazione Italiana di Dietetica e nutrizione clinica, perché la malattia compromette anche le più semplici attività quotidiane, e le relazioni sociali

Liraglutide è un analogo del GLP-1, cioè una molecola che ricalca un ormone naturalmente prodotto nell'intestino, che aumenta il senso di sazietà e riempimento, diminuendo contemporaneamente le sensazioni di fame e di desiderio di consumo di cibo, inducendo quindi una riduzione dell’introito alimentare con la dieta. Per Michele Carruba, direttore del Centro Studi e Ricerca sull'obesità dell'Università di Milano, la molecola prodotta da Novo Nordisk agisce naturalmente a livello del diencefalo. Fabrizio Muratori, direttore della divisione Endocrinologia e Diabetologia presso l'Azienda ospedaliera Sant'Anna di Como, vede nel farmaco una notevole opportunità, anche per persone con sovrappeso iniziale, che vanno aiutate per periodi di due o tre mesi a rientrare nelle condizioni di peso forma ideali.

L’efficacia e la sicurezza di liraglutide sono state valutate in quattro studi di fase 3, randomizzati, in doppio cieco e controllati su 5.358 pazienti. In 56 settimane il 92% delle persone obese o sovrappeso curate così ha perso peso, rispetto al 65% di quelli che avevano assunto un placebo. Uno su tre aveva perso anche oltre il 10% del peso corporeo. Inoltre, il trattamento migliora la glicemia, la pressione arteriosa, e riduce il giro vita. Il calo di peso ha effetti positivi anche sulla respirazione, riducendo il russamento tipico di chi ha mangiato troppo.

Alessandro Malpelo, QN Quotidiano Nazionale