Scoperto il 'bottone rosso' dell'autodistruzione nelle cellule del tumore dei polmoni

Con una combinazione di farmaci si apre una nuova via alle cure dei tumori dei polmoni

Tumore, cancri, cellule tumorali: foto generica  (DIRE)

Tumore, cancri, cellule tumorali: foto generica (DIRE)

Roma, 1 novembre 2014  - Scoperto il 'bottone rosso' capace di innescare il processo di autodistruzione nelle cellule del tumore dei polmoni. E' un combinazione di farmaci che promette di aprire la via a nuova cure. Il risultato si deve ai ricercatori britannici dell'University College London che intendono verificare l'efficacia del metodo anche su altri tipi di tumori fino ad arrivare alla sperimentazione sull'uomo. Quando le cellule sane non sono più utili, spiegano i ricercatori, innescano una catena di eventi che culmina nell'autodistruzione. Ma le cellule tumorali deviano da questo percorso di suicidio e diventano 'immortali': con la conseguenza che crescono fuori controllo formando i tumori. 

I ricercatori hanno 'corretto' questo difetto nelle cellule di cancro del polmone usando la combinazione di due farmaci che modifica gli interruttori molecolari che controllano il processo di suicidio. In questo modo si riprogrammano le cellule portandole ad autodistruggersi. Il lavoro è stato condotto su cellule di cancro al polmone e topi e secondo Henning Walczak, che lo ha coordinato ''potrebbe aprire la strada a un nuovi trattamenti che colpiscano solo le cellule malate lasciando illese quelle sane''. 

Il prossimo passo sarà vedere come funziona questo approccio in altri tipi di cancro e arrivare a testare il trattamento sull'uomo. ''La ricerca si basa sui progressi che abbiamo fatto nella comprensione dei meccanismi utilizzati dalle cellule del cancro per rimanere in vita'' sottolinea Nell Barrie del Cancer Research UK, l'ente di beneficenza sulla ricerca sul cancro che ha finanziato lo studio. ''Comprendere questi processi - aggiunge - ci avvicinerà al nostro obiettivo di arrivare a tre persone su quattro che sconfiggono il cancro entro i prossimi 20 anni''.