Ventenne uccisa a Nicolosi, trovati abiti insanguinati dell'ex. "Ho perso la testa"

I carabinieri stanno cercando l'arma del delitto, un coltello. E' stato lo stesso Priolo a orientarli nelle indagini

Giordana Di Stefano con Luca Priolo e la loro figlia (Ansa)

Giordana Di Stefano con Luca Priolo e la loro figlia (Ansa)

Catania, 8 ottobre 2015 - Manca ancora l'arma del delitto, ma per il resto il tragico quadro della morte della giovane mamma Giordana Di Stefano è completo. I carabinieri della compagnia di Paternò hanno recuperato i vestiti insanguinati di Luca Priolo, il 24enne che ha confessato di aver ucciso a coltellate a Nicolosi l'ex convivente, madre di sua figlia di 4 anni. E' stato lo stesso Priolo a orientare i militari verso le campagne di Belpasso, vicino a un centro commerciale, dove oltre agli abiti aveva nascosto anche l'arma del delitto, un coltello da caccia, non ancora recuperato.

Di fronte al sostituto procuratore di Milano, Cristian Barilli, alla presenza del suo avvocato d'ufficio, Priolo ha sostenuto di avere agito d'impulso e non in maniera premeditata: il motivo scatenante del delitto sarebbe stata la querela per stalking, che proprio ieri doveva essere affrontata in tribunale e che lo stesso giorno, a suo dire, doveva essere rimessa dalla vittima, la quale in cambio avrebbe avuto l'affido esclusivo della figlia di 4 anni. Priolo ha riferito inoltre, che non voleva uccidere, ma solo spaventare l'ex convivente Giordana. Tuttavia aveva con sé un coltello, l'arma con la quale ha accoltellato ripetutamente la donna. Dopo l'omicidio è fuggito in auto e si è recato a Milano, dove, alla stazione centrale, è stato fermato poco prima di prendere un treno per Lugano, da carabinieri allertati dai colleghi di Catania. A mettere i carabinieri sulle sue tracce è stato un sms inviato da Priolo al padre tramite ilcellulare di un passante: "Sono nei guai, aiutatemi e mandatemi dei soldi". L'uomo ha richiamato il figlio al cellulare dell'ignaro passante e ha capito che era alla stazione di Milano e che stava per fuggire all'estero. Gli stessi militari dell'arma hanno inviato con whatsapp la foto dell'omicida ai colleghi di Milano che dopo 5 minuti, lo hanno bloccato e arrestato.

Giordana Di Stefano, 20 anni, aveva denunciato l'ex convivente per stalking 2 anni fa, ma probabilmente avrebbe rimesso la querela, dato che dal 2013 non aveva più ricevuto minacce e voleva che il suo ex si rifacesse una vita, come anche lui dichiarava di volere fare. Il cadavere della donna è stato ritrovato nell'Audi A2, proprietà della stessa donna. Sul suo corpo i segni di diversi colpi di arma da taglio alla gola, al torace e all'addome.