Referendum Catalogna, anche Fo e Camilleri schierati contro il no di Madrid

Il governo spagnolo ha già dichiarato l'incostituzionalità del voto consultivo organizzato dagli indipendentisti. Ma sul fronte mediatico la battaglia resta aperta

Barcellona, manifestazione dei referendari per l'indipendenza catalana ( AFP PHOTO / JOSEP LAGO)

Barcellona, manifestazione dei referendari per l'indipendenza catalana ( AFP PHOTO / JOSEP LAGO)

Roma, 8 novembre 2014 - Quindici nuove personalità internazionali si sono unite all'appello "Let Catalans vote" per chiedere che i catalani possano votare in una consultazione sull'indipendenza dalla Spagna per decidere il loro futuro politico. Tra i nuovi firmatari ci sono anche due fra i massimi intellettuali italiani: il Premio Nobel Dario Fo ed lo scrittore Andrea Camilleri.  

'SCELTA DEMOCRATICA' - Il manifesto, presentato lo scorso sabato, insiste sul fatto che "il modo migliore di risolvere i legittimi contrasti interni è il ricorso agli strumenti della democrazia". Così, i venticinque firmatari fanno notare che "impedire ai catalani di votare appare in contrasto con i principi ispiratori delle società democratiche".

'MOBILITAZIONE POPOLARE' - Il governo di Madrid ha fatto dichiarare incostituzionale il voto sull'indipendenza di carattere consultivo previsto per domani. Ma la mobilitazione popolare, sostenuta dal governo regionale, non si è fermata e domani dovrebbe tenersi comunque un "processo partecipativo" di massa, in pratica una consultazione referendaria informale di valore politico.

DA CRUYFF A CHOMSKY - Oltre a Fo e Camilleri, nella lista spiccano il linguista e filosofo americano Noam Chomsky; il grande calciatore olandese Johan Cruyff; il dissidente cinese Wuer Kaixin, leader delle proteste di Tian'anmen; lo scrittore sudafricano Ronald Kasrils, attivista anti-apartheid ed ex Ministro; lo scrittore pakistano Tariq Alì, attivista per i diritti umani; il blogger e dissidente cinese Hu Jia, premio Sakharov per la libertà di pensiero del Parlamento europeo e il giornalista Ignacio Ramonet, ex-direttore de Le Monde Diplomatique.  

LUNGA LISTA - I nuovi firmatari si vanno così ad aggiungere agli altri dieciche già avevano dato il loro sostegno lo scorso sabato: i premi Nobel per la pace Desmond Tutu e Adolfo Pérez Esquivel, il regista Ken Loach; la sociologa Saskia Sassen; il pensatore Richard Sennett; lo scrittore António Lobo Antunes; il critico letterario Harold Bloom; Bill Shipsey, fondatore di Art for Amnesty International; l'ispanista Paul Preston; e il diplomatico americano Ambler Moss.