Giovedì 18 Aprile 2024

Indipendenza Catalogna, Rajoy ricorre, la Corte Costituzionale blocca il referendum

Il primo mninistro Rajoy: "La consultazione è un grave attacco ai diritti di tutti gli spagnoli"

Catalogna, manifestazione a favore del referendum sull'indipendenza (Ansa)

Catalogna, manifestazione a favore del referendum sull'indipendenza (Ansa)

Madrid (Spagna), 29 set. (LaPresse) - La Corte costituzionale spagnola ha bloccato il referendum per l'indipendenza della Catalogna. I supremi giudici hanno ammesso il ricorso di Madrid contro la legge di consultazione della Catalogna e il decreto di convocazione del referendum indipendentista, approvato sabato scorso dal governo di Artur Mas. Entrambe le norme - secondo quanto appreso - restano sospese per cinque mesi duranti i quali l'Alta Corte dovra' esprimersi nel merito in maniera definitiva sulla revoca e motivarne la decisione. Fino a quel momento qualsiasi consultazione resta quindi illegittima.

Il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy ha fatto ricorso alla Corte costituzionale contro il referendum, considerandolo "un grave attacco ai diritti di tutti gli spagnoli" che, in base alla Costituzione del 1979, sono gli unici a poter votare su questioni di sovranità nazionale. La Costituzione, ha aggiunto il premier, "è basata sull'unità indissolubile dello Stato spagnolo" e, sebbene la Carta potrebbe essere emendata in futuro, al momento la priorità del governo è difenderla.

Rajoy ha parlato dopo un incontro speciale di Gabinetto per discutere la crisi. Il governo, ha specificato Rajoy, si oppone sia alla convocazione del referendum sia alla legge approvata dall'assemblea catalana che ha permesso a Mas di indire il voto. La Corte costituzionale affronterà le rimostranze di Madrid, probabilmente già entro la settimana, verranno sospesi automaticamente sia la legge sia il referendum per permettere ai giudici di deliberare. Per arrivare a una decisione conclusiva potrebbero essere necessari mesi o anni. Poiché Madrid continua a rifiutare la concessione di maggiori poteri alla regione, la Catalogna ha per mesi portato avanti una campagna per la convocazione del referendum.

I sondaggi indicano che la maggior parte dei catalani è a favore del voto, ma è spaccata grosso modo a metà sull'indipendenza. Ma insiste sul punto che il referendum si farà ma, allo stesso tempo, dichiara che non farà nulla di illegale. La Catalogna ha già preparato le urne e avviato le campagne pubblicitarie per informare i cinque milioni di elettori della regione sul referendum. Nel suo annuncio, Rajoy ha sottolineato che per il governo catalano a Barcellona non è troppo tardi per cambiare direzione, aggiungendo di essere ancora aperto ai colloqui.