Mercoledì 24 Aprile 2024

Carne, gli Italiani ne consumano il 60% in meno degli americani

Mangiamo in media 78 chili di carne a testa, contro i 125 degli Usa, i 120 dell'Australia, gli 87 della Francia. Coldiretti: "La nostra carne è più magra, non gonfiata con ormoni e i salumi prodotti in modo naturale, senza affumicatura"

Dieta mediterranea

Dieta mediterranea

Roma, 26 ottobre 2015 - Ma quanto ne mangiamo, di carne? In realtà relativamente poca, rispetto agli altri Paesi Occidentali: gli italiani insomma sono in qualche modo 'protetti' dalla dieta mediterranea, declinata in tutte le sue varianti regionali. E quindi mentre noi in media consumiamo 78 chili di carne a testa, gli americani arrivano a 125 pro-capite, gli australiani 120 kg, i francesi 87. Secondo Coldiretti, inoltre, c'è da sottolineare che dal punto di vista qualitativo la carne italiana è meno grassa e la trasformazione in salumi avviene naturalmente, solo con il sale senza l'uso dell'affumicatura, pratica messa sotto accusa dall'Oms. Insomma, "il rapporto Oms è stato eseguito su scala globale su abitudini alimentari molto diverse, come quelle statunitensi che consumano il 60% di carne in più degli italiani".

Le carni 'made in Italy' - sottolinea Coldiretti - sono più sane perché magre, non trattate con ormoni e ottenute nel rispetto di rigidi disciplinari di produzione doc che assicurano il benessere e la qualità dell'alimentazione degli animali, tanto da garantire agli italiani una longevità da primato con 84,6 anni per le donne e i 79,8 anni per gli uomini. Inoltre, spiega la Coldiretti, "non si tiene conto che gli animali allevati in Italia non sono uguali a quelli allevati in altri Paesi e che i cibi sotto accusa come hot dog, bacon e affumicati non fanno parte della tradizione italiana". Proprio quest'anno peraltro - precisa la Coldiretti - la carne è diventata la seconda voce del budget alimentare delle famiglie italiane dopo l'ortofrutta con una rivoluzione epocale per le tavole nazionali che non era mai avvenuta in questo secolo. La spesa degli italiani per gli acquisti è scesa infatti a 97 euro al mese per la carne che, con una incidenza del 22% sul totale, perde per la prima volta il primato