Venerdì 19 Aprile 2024

Canone Rai di 100 euro in bolletta. Il governo ci riprova, coro di no

Sconto di 13 euro per oltre 15 milioni di utenti, ma pagamento certo

La sede della Rai di Viale Mazzini a Roma (Ansa)

La sede della Rai di Viale Mazzini a Roma (Ansa)

Roma, 5 ottobre 2015 - L’AVEVA promesso l’anno scorso (e non ci è riuscito), ci riprova quest’anno. Matteo Renzi promette, davanti agli occhi accigliati di Lucia Annunziata a In mezz’ora, che da gennaio 2016 toglierà agli italiani il canone Rai. Nel senso: si pagheranno 100 euro l’anno in bolletta (forse quella elettrica) che saranno destinati al servizio pubblico tv, 13 euro in meno dell’attuale tassa. Insomma, il canone Rai non sarà più tale. E l’azienda di viale Mazzini – con tutta evidenza – non sarà più chiamata a fare il gabelliere.

La filosofia da cui parte il premier è spicciola, ma giusta: pagare meno, ma pagare tutti, mentre oggi – è noto – il canone non è solo la tassa più odiata, ma anche quella più evasa dagli italiani. Dice, infatti, Renzi: "Dal prossimo anno ci sarà una riduzione del canone e diciamo che lo devono pagare tutti: credo che lo strumento che verrà scelto sarà la bolletta". In Italia, prosegue ancora il premier, è finito il tempo dei furbi: "Le tasse le abbassiamo e le pagano tutti e chi è onesto paga meno", ha chiosato.

DUNQUE, sembra sia arrivata la volta buona per quello che la Rai chiede da tempo (risorse certe) e anche per rendere più stringente la convenzione tra Rai e Stato, a cui fino ad oggi la tv pubblica ha sempre tenuto fede (sui contenuti) mentro lo Stato no (sulle risorse), ma le controindicazioni sono diverse, semprechè alla fine il modello di pagamento scelto sia davvero quello della bolletta della luce. «Sarebbe un gran pasticcio – sostiene infatti il presidente di Assoelettrica, Chicco Testa –. Restiamo contrari, in questo modo il consumatore non saprebbe più cosa sta pagando e noi non riusciremo più a fare il nostro mestiere. Faccio una controproposta; perché non metterlo sulla bolletta del telefono o del gas?». Una provocazione, quella di Testa, che tradotta significa: come gestori elettrici non vogliamo questa gatta da pelare,. L’Istituto Bruno Leoni va giù ancora più duro: «Il canone Rai in bolletta è un mostro giuridico». «Agganciarla al servizio elettrico, la renderebbe un’imposta nascosta all’interno di una tariffa – dunque di una forma di prestazione diversa – che è il corrispettivo di un servizio che con la programmazione della Rai non c’entra nulla». È probabile, tuttavia, che la tassa che verrà inserita in bolletta sarà denominata in modo diverso come se – per dirla in modo semplice – si trattasse di una delle tante accise con cui lo Stato da sempre ricava soldi in modo più o meno chiaro da benzina e servizi. Modalità che in passato avevano trovato forti resistenze anche nell’Autorità per l’energia soprattutto perché si ravvisava la possibilità di creare milioni di contenziosi.

MA AL MEF giudicano l’operazione con un certo ottimismo. Se è vero, infatti che a 15,6 milioni di paganti verrebbero fatti risparmiare 13 euro, per un costo di 200 milioni circa, l’evasione totale – stima l’ultimo bilancio Rai – ne vale 500, dunque il saldo sarebbe positivo. Giuridicamente, tuttavia, la norma è ancora tutta da scrivere, ma quel che è certo è che la Rai, con il nuovo sistema, diventerà sempre più collegata al governo, alla legge di Stabilità, dunque agli ‘umori’ dell’Esecutivo di turno. Non certo un buon viatico per l’autonomia e l’indipendenza di viale Mazzini come sottolinea anche il presidente della Vigilanza, lo stellato Roberto Fico: «Che sia di 100 euro o di 113 non cambia nulla, il vero punto è e resta l’indipendenza della Rai. Renzi chiede 100 euro ai cittadini, ma è quasi un finanziamento occulto ai partiti politici tramite canone».

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