Martedì 23 Aprile 2024

Cani e gatti: vaccinazioni raccomandate

I veterinari italiani concordano un piano per contrastare il diffondersi delle malattie infettive

Cane dal veterinario in una foto di repertorio (Reuters)

Cane dal veterinario in una foto di repertorio (Reuters)

Milano – 22 giugno 2016 – Dall'Associazione mondiale dei veterinari per piccoli animali (WSAVA) parte la raccomandazione di vaccinare tutti i cani e i gatti per una estesa protezione nei cuccioli. Obiettivo: instaurare una solida immunità nella fase di vita più sensibile alle malattie infettive quali Parvovirosi, Cimurro Epatite, Leptospirosi e complesso delle malattie respiratorie.

Questo il messaggio chiave emerso nel corso del road show dedicato alle vaccinazioni che ha chiamato a raccolta i medici veterinari di tutta Italia. Il ciclo di seminari organizzato da MCO International grazie al contributo di MSD Animal Health era patrocinato dall'Ordine professionale e dai Dipartimenti di medicina veterinaria delle Università di Milano, Bologna e Napoli.

L’obiettivo delle nuove guide linea, spiega il professor Michael Day dell'Università di Bristol, coordinatore del gruppo dedicato alle vaccinazioni della WSAVA, è quello di fornire dei consigli aggiornati. I vaccini per cani e gatti sono sul mercato da oltre 50 anni nei Paesi occidentali. Una risorsa importante, grazie alla quale molte malattie infettive mortali come Parvovirosi (o gastroenterite virale emorragica canina), Cimurro, Epatite (infettiva da adenovirus canino) e Panleucopenia (del gatto) sono state tenute sotto controllo.

Ma le vaccinazioni si sono rivelate efficaci anche nel contrastare alcune malattie che dagli animali possono essere trasmesse all’uomo, vedi alla voce Rabbia e Leptospirosi. Vaccinare metodicamente animali di proprietà e randagi assicura l’immunità della popolazione canina e felina nel suo insieme. Chi per caso trova sulla propria strada un animale abbandonato, ad esempio, deve portalo immediatamente dal veterinario e non a casa: possono esserci vaccinazioni che è necessario fare prima di introdurre il cane o il gatto nell’ambiente domestico a tutela degli altri animali e della propria salute. 

Regole d’oro per amici a quattro zampe

 • Vaccinare tutti i cani e gatti contro le principali malattie infettive del cane e del gatto: Cimurro, Parvovirosi, Epatite, Panleucopenia e Complesso delle malattie respiratorie del gatto. Si tratta di infezioni altamente diffusive, mortali o fortemente debilitanti che devono essere contrastate istaurando un’immunità di popolazione contemporaneamente e a livello globale. Altre vaccinazioni altrettanto importanti devono essere valutate dal medico veterinario in funzione dell’area geografica e dello stile di vita dell’animale, infatti le linee-guida raccomandano anche trattamenti immunizzanti contro rabbia e Leptospirosi in molte zone d’Italia.

• I cuccioli di cane e di gatto devono ricevere più vaccinazioni cadenzate e ripetute secondo schemi che le nuove evidenze scientifiche hanno ben chiarito. Il primo ciclo vaccinale non deve terminare prima dell’età di 6 o 12 mesi di età in funzione al tipo di animale e rischi a cui è esposto.

• Nel caso di un cane o di un gatto adulto, il protocollo vaccinale più idoneo scaturirà dal confronto sincero e professionale fra proprietario e Medico Veterinario: ai periodici richiami si potranno in tal caso aggiungere altri vaccinazioni per proteggere l’animale da malattie specifiche. Le linee guida, infatti, consigliano ai Medici Veterinari diversi protocolli vaccinali fra cui scegliere in funzione dei rischi associati alla tipologia di animale, il suo stile di vita, la frequenza con cui la patologia è presente in una determinata area geografica e il rischio di esposizione al virus. Un tipico esempio è la vaccinazione intranasale contro le malattie respiratorie del cane raccomandata per i cani che frequentano canili, tornei o spazi condivisi.