Mercoledì 24 Aprile 2024

Jobs Act, la Camusso scrive agli iscritti: "Il 25 tutti a Roma, perché l'Italia può e deve cambiare"

Il segretario generale ha scritto agli iscritti alla Cgil: "Il vostro coraggio è importante. Uniti possiamo aprire una nuova fase e cambiare l'Italia. Facciamo sentire la nostra voce, schierandoci dalla parte del lavoro"

MATTEO RENZI E SUSANNA CAMUSSO (Olycom)

MATTEO RENZI E SUSANNA CAMUSSO (Olycom)

Roma, 21 ottobre 2014  - "A nome di tutto il gruppo dirigente della Cgil, rivolgo un cordiale invito a tutti i nostri iscritti, perché siano presenti a Roma il 25 ottobre". Così il segretario generale, Susanna Camusso in una lettera inviata oggi agli iscritti al sindacato di corso d'Italia. "Il vostro coraggio è importante. Uniti possiamo aprire una nuova fase e cambiare l'Italia. Facciamo sentire la nostra voce, schierandoci dalla parte del lavoro. Facciamolo insieme. Ci vediamo a Roma", aggiunge la sindacalista. 

Nella lettera si sottolinea che "in Italia ed in Europa si continua con la politica del rigore che tra tagli lineari, interventi sul mercato del lavoro, blocco dei contratti, non dà lavoro e impoverisce le famiglie, come confermato dalla recessione che permane nel nostro Paese. La conferma di quelle politiche che, purtroppo, caratterizza il governo Renzi, insiste su un'idea di Italia che compete al ribasso, non scommette su innovazione, istruzione, ricerca, non scommette sul lavoro di qualità. È per questa ragione che sabato a Roma, in Piazza San Giovanni, abbiamo organizzato una manifestazione. Perché l'Italia può e deve cambiare". 

Camusso sintetizza in 4 punti le proposte della Cgil: un piano straordinario per l'occupazione finanziato da uno spostamento della tassazione sulle grandi ricchezze, la riforma per ammortizzatori sociali universali; una riforma dello Statuto dei Lavoratori per estendere diritti e tutele universali a tutti; un contratto indeterminato a tutele crescenti, per favorire il lavoro a tempo indeterminato e sicuro, cancellando le forme contrattuali precarie che si sono moltiplicate fino a 46 forme di assunzione. Sono proposte semplici ma efficaci- conclude- in grado di restituire dignità a chi lavora e ripristinare un principio indispensabile: l'uguaglianza".