Giovedì 18 Aprile 2024

Cagliari, bevande sedative per abusare di minori. Arrestato sacerdote

I fatti sarebbero avvenuti nelle estati del 2012 e 2014. Le vittime - tra i 12 e i 17 anni - sarebbero state adescate dutante i campi scuola. Secondo l'ordinanza del gip il sacerdote risulta "incapace di controllare i propri impulsi". Gli si contesta anche l'invio di foto pornografiche ai ragazzini

(Radaelli)

(Radaelli)

Cagliari, 6 maggio 2015 - Somministrava sedativi, a loro insaputa, alle sue giovani vittime, per poterne poi abusare sessualmente. Con questa grave accusa è stato arrestato un sacerdotedon Pascal Manca parroco di Villamar, piccolo centro del Medio Campidano. Il religioso era da tempo nel mirino della procura di Cagliari. Gli abusi sarebbero stati commessi contro ragazzi tra i 12 e i 17 anni e risalirebbero alle estati del 2012 e del 2014, quando don Pascal Manca lavorava in una comunità di Mandas, sempre nel Medio Campidano ma sarebbero proseguite anche dopo il suo trasferimento a Villamar. Le indagini dei carabinieri partirono da una denuncia anonima. Decine di testimoni sono stati sentiti in queste settimane dai carabinieri e tutti avrebbero confermato le accuse. Oggi la clamorosa svolta con i militari che hanno eseguito l'ordine di custodia cautelare in carcere: il timore era che il sacerdote potesse fuggire o reiterare il reato.

GLI EPISODI CONTESTATI - Tre in particolare gli episodi in contestazione. In un caso facendo ingerire bevande in cui erano stati disciolti sedativi, avrebbe palpeggiato due ragazzini al di sotto dei 14 anni. In un altro, sempre con la stessa tecnica, avrebbe toccato la pancia e le parti intime di un altro sedicenne. Infine al sacerdote viene contestato l'invio di foto pornografiche a ragazzini. Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Cagliari Liliana Ledda, sono partite dopo un esposto datato agosto 2013. Un cittadino di Villamar in una lettera dettagliata avrebbe accusato don Pascal Manca di circondarsi di ragazzini che sarebbero stati poi accompagnati nella sua abitazione. In casa avrebbe fatto bere loro sostanze sedative per riuscire a palpeggiarli senza temere reazioni. Secondo l'esposto i fatti sarebbero avvenuti sia a Villamar, ma anche quando era sacerdote a Mandas. Un'accusa pesante che gli inquirenti hanno subito voluto verificare. L'esposto riportava la firma di un cittadino di Villamar, che però in realtà non sapeva nulla del fatto. Quindi l'imbeccata era di un anonimo, e vista la delicatezza della segnalazione sono scattati dettagliati accertamenti. Nel corso dei mesi sono stati sentiti molti dei ragazzi presunte vittime del parroco: tutti avrebbero confermato ogni cosa

"IMPULSI INCONTROLLABILI" - Secondo l'ordinanza del gip il sacerdote risulta "incapace di controllare i propri impulsi". Secondo il giudice ci sarebbe, quindi, il pericolo di reiterazione del reato proprio a causa delle condotte ripetute messe in atto dal parroco. Non solo: dall'ordinanza si evince che era reale anche il pericolo di fuga. Dopo una perquisizione effettuata dai carabinieri il 20 marzo scorso, nel corso della quale sono stati sequestrati telefonini e tablet su cui sono ancora in corso accertamenti tecnici, don Pascal Manca avrebbe acquistato un biglietto aereo per un volo diretto a Barcellona per il 30 aprile. Biglietto che però il parroco non ha utilizzato. Nell'ordinanza vengono riportate le dichiarazioni delle presunte vittime e alcune testimonianze importanti: in una di queste una persona riferisce che il sacerdote aveva nella disponibilità i farmaci sedativi, racconti choc di palpeggiamenti e abusi raccolti in mesi di indagini dai carabinieri che hanno ricostruito ogni cosa. Alcuni dei ragazzini sarebbero stati avvicinati nel corso dei campi organizzati d'estate dalla parrocchia, ma gli abusi sarebbero avvenuti tutti a casa del parroco.

INCREDULITA' TRA I PARROCCHIANI - Mandas e Villamar sono due paesi sotto choc. La notizia dell'arresto di don Pascal Manca per violenza sessuale su minori ha sconvolto i parrocchiani. A Mandas in pochi vogliono commentare la vicenda, c'è tanta incredulità e molti sono fiduciosi che tutta la vicenda si chiarirà presto. A Villamar, dove don Pascal è stato sacerdote fino a pochi giorni fa, accanto all'incredulità c'è prudenza. I giovani in paese chiedono che la Procura di Cagliari e i carabinieri accertino presto tutta la verità. C'è invece chi ha tentato in questi giorni di parlare con l'ex sacerdote. "Ho cercato di contattare più volte don Pascal al telefono - racconta Serafina Piras, 71 anni - ma purtroppo non mi è stato passato. Lo ho comunque inserito nelle mie preghiere".