Giovedì 25 Aprile 2024

Fiorella la Rossa: "Sessant'anni tra amici"

Diciotto duetti con i big della musica italiana

Fiorella Mannoia (Barbaglia)

Fiorella Mannoia (Barbaglia)

Andrea Spinelli

ROMA, 28 ottobre 2014 - PARIOLI, interno giorno. La foto in cui Fiorella abbraccia Lucio Dalla confusa tra i volumi della libreria è il solo indizio a fare di questo salotto con vista sui tetti di Roma il cuore di casa Mannoia. Niente premi sugli scaffali. Solo libri, cuscini e un buon impianto hi-fi da cui esce la versione riveduta e corretta di “Un bimbo sul leone”; il pezzo con cui lei, la Rossa, cominciò a cantar sotto i riflettori del Festival di Castrocaro. Correva il ’68, Fiorella non era ancora “la Mannoia”, mentre Celentano era già Celentano. Da un pezzo. Ed è anche per questo che emoziona sentire la voce di “Er Più” irrompere nel finale della canzone, per chiedere “…ma allora eri tu quella sul leone, o no?”. Se fra i 18 duetti del nuovissimo “Fiorella” - il doppio album, sul mercato da oggi, con cui la cantante festeggia i suoi sessant’anni - ce n’è uno destinato a far più rumore degli altri, questo è sicuramente “Un bimbo sul leone” per la storia che si porta dietro. «Un regalo inaspettato», definisce Fiorella quel cameo di Celentano. «Non osavo disturbarlo, poi però mi sono detta ‘provaci’ e tutto è venuto più facile di quanto immaginassi. Ora rimpiango il fatto di non aver avuto la stessa audacia con Paolo Conte». E verrebbe da dire meno male, visto l’affollamento di soliti noti dell’album in cui spiccano i nomi di Baglioni, Battiato, Fossati, Sangiorgi, Zero, Bubola, Ruggeri, Frankie Hi-NRG, Ligabue, Pino Daniele, Silvestri, Fabi, Ferro, Pausini, Cremonini, Pau dei Negrita. Vasco Rossi e Francesco De Gregori hanno detto no, ma compaiono comunque grazie alla presenza di “Sally” e di “Giovanna D’Arco” fra i dodici pezzi del disco che Fiorella si è limitata a ricantare. «Non ho mai avuto problemi ad imbarcarmi nei duetti perché per me ogni collaborazione è un’occasione di arricchimento». Il 27 novembre debutta a Cascina, Pistoia un nuovo tour che terrà Fiorella sulla strada fino all’estate prossima con una sessantina spettacoli.

TRANCHANT il suo giudizio su Suor Cristina che canta Madonna («bravina, ma senza tonaca a The Voice non sarebbe arrivata neppure in finale») così come sulla politica. Sul tema dell’immigrazione: «E’ bieco l’atteggiamento di Beppe Grillo che utilizza il dramma dell’immigrazione per fini politici. In questi tempi di trasversalismo i Cinque Stelle sono i soli a raccontarci la verità, ma prima se ne va il loro leader e meglio sarà per il movimento. Berlinguer? E’ morto. La sinistra? E’ morta. E quanti cercano di riportarla in vita fanno solo accanimento terapeutico».