Mercoledì 24 Aprile 2024

"Voglio essere così", Cristina Chiabotto presenterà un game show stile 'Shopping night' su La5

Andrà in onda su La5 e la registrazione delle puntate comincerà l'8 giugno. I casting sono ancora aperti di Piero Degli Antoni

Cristina Chiabotto (lapresse)

Cristina Chiabotto (lapresse)

MILANO, 29 MAGGIO 2015 - Vince chi si veste meglio. E chi vince può tenersi tutto quello che ha comprato. Una piccola idea, ma è già molto per l'anemica televisione di oggi. S'intitola "Voglio essere così" andrà in onda su La5 e la registrazione delle puntate comincerà l'8 giugno. I casting sono ancora aperti, si svolgono ogni venerdì e domenica al Centro commerciale Parco Leonardo di Roma. Conduce Cristina Chiabotto.

«Non è un talent», specifica lei, «piuttosto un game show. In ogni puntata, di 24 minuti, ci saranno due concorrenti che avranno a disposizione un budget di 2-300 euro da spendere nel centro commerciale, in un tempo di 4 ore. Dovranno vestirsi da capo a piedi, accessori compresi, e quindi anche le scarpe. Potranno essere assistite da un personal shopper, ma in tal caso il budget si ridurrà. Al termine saranno giudicati da una giuria composta di fashion blogger ed esperti di moda, che valuteranno il risultato finale, che non potrò essere frutto del caso ma dovrà seguire un tema: casual, serata romantica, serata elegante... La vincitrice potrà tenersi tutto ciò che ha comprato.»

E' la prima volta he un game show ha come tema la moda. Ma qui non si tratta di alta moda...

«Il gioco è stato ideato proprio in questo senso. Oggi, con la crisi che stiamo vivendo, le ragazze non possono certo permettersi gli abiti di Valentino o di Armani, anche se si tratta di nomi di grande eccellenza italiana. Ma ognuno può esprimere la propria personalità anche acquistando capi dei marchi più popolari, come H&M, Zara, Bershka. Bisogna sapersi adattare allo spirito dei tempi.»

Lei compra anche capi di questi marchi?

«Ma certo! Di recente per esempio ha colpito molto sui social un mio cappello rosso. Ebbene: l'avevo acquistato per 9 euro! Questo non vuol dire che nego la validità delle grandi firme, e l'importanza del made in Italy, ci mancherebbe, ma oggi bisogna sapersi adattare. Credo che sia anche questo il motivo del successo di tanti fashion blogger».

Lei è stata eletta Miss Italia nel 2004. Da allora la televisione italiana è cambiata parecchio?

«Moltissimo, ed è cambiata molto anche Miss Italia. Miss Italia è come il Festival di Sanremo, la massima espressione della cultura nazional-popolare, il sogno di tante ragazze, la possibilità di arrivare al successo con fatica o magari anche in modo più facile... Oggi purtroppo tanti investitori sono in crisi, molta comunicazione si è spostata sui social network, il mondo inevitabilmente cambia e io sono sempre per andare avanti, così anch'io mi sono adattata. Certo ho nostalgia per la tv di una volta, ma sono consapevole che non si torna indietro»

Ai tempi della sua vittoria avrebbe mai pensato che la Rai non avrebbe più trasmesso Miss Italia?

«Mi sarebbe sembrato impossibile, incredibile, impensabile! È un grande marchio che ha fatto la storia del nostro Paese, è un concorso di bellezza, ma una bellezza che non può essere solo esteriore, infatti quante Miss sono state dimenticate? Occorre lasciare un segno e io ho avuto di fortuna di poterlo fare. Certo quella era un'altra tv, ma tutto cambia e dobbiamo adattarci.»

di Piero Degli Antoni