Giovedì 18 Aprile 2024

The Who in Italia, due concerti a settembre per i 50 anni di carriera

A Bologna il 17 settembre e a Milano il 19 la storia del rock sale sul palco. E anche se sono rimasti solo Townshend e Daltrey, la magia della loro musica resta nel tour 50 Hits, che celebra i cinquant'anni della band

The Who (Olycom)

The Who (Olycom)

Bologna, 3 maggio 2016 - The Who in Italia, il tour 50 Hits farà tappa a Bologna il 17 settembre all'Unipol Arena di Casalecchio di Reno. Poi Milano che li ospiterà al Mediolanum Forum di Assago il 19 dello stesso mese. La prevendita dei biglietti sarà avviata alle ore 10 di venerdì 6 maggio su www.livenation.it e tramite il circuito TicketOne www.ticketone.it.

Pete Townshend e Roger Daltrey, perché loro due restano della leggendaria band inglese, suoneranno anche in Francia, Spagna, Austria, Germania e Regno Unito. 

Un tour nato per celebrare i 50 anni di una delle band più rappresentative della British Invasion e riferimento del movimento mod. L'ultima volta in Italia degli Who infatti fu quasi cinquant'anni fa, febbraio 1967, e con loro portavano tre lavori poi diventati classici "My generation", "A quick one" e "The Who sell out".

Nel 2011 gli Who hanno perso il bassista John Entwistle, che negli anni d'oro assieme al mai troppo rimpianto Keith Moon, morto nel 1978, rappresentava la sezione ritmica alla base del successo del gruppo.

Con oltre 100 milioni di dischi venduti The Who è stata una delle rock band più influenti, che condì il successo di dischi anche con film documentari e un'opera rock come Tommy del 1969 che mostra tutta la ricerca musicale e il genio del chitarrista Townshend.

Nel 1973 Quadrophenia, nel cui film associato si fece notare un giovanissimo Sting, rappresenta ancora oggi una bandiera del movimento mod, e un'immagine della Londra di quegli anni.

E nel 1979 ci fu The Kids Are Alright (Uragano Who), un documentario musicale sul gruppo rock inglese con performance dal vivo, video promozionali ed interviste registrate tra il 1965 ed il 1978.  Fu l'ultima occasione di vedere il batterista:  Keith Moon morì una settimana dopo la prima proiezione privata del film per il gruppo.

Di quell'energia rimangono la voce Roger Daltrey, il chitarrista, e fondatore, Pete Townshend a cui si sono aggiunti Simon Townshend, chitarra, Pino Palladino, basso e Zak Starkey, batteria.