Mercoledì 24 Aprile 2024

Criminologo: "Luigi Tenco fu ucciso, non si trattò di suicidio"

Il cantante morì a Sanremo nel 1967, si parlò di suicidio, ma dubbi e incongruenze hanno portato alla richiesta di nuovi accertamenti, depositata presso la Procura di Imperia. Pasquale Ragone: "La sua arma non ha mai sparato... In qualche modo era vicino ad ambienti dell'estrema destra"

Luigi Tenco (Lapresse)

Luigi Tenco (Lapresse)

Roma, 12 febbraio 2016 - Luigi Tenco fu ucciso, non si trattò di suicidio, ne è convinto Pasquale Ragone, direttore della rivista Cronaca&Dossier e autore della controinchiesta sulla morte di Luigi Tenco ("Le ombre del silenzio"). Il criminologo è intervenuto ai microfoni della trasmissione "La storia oscura", condotta da Fabio Camillacci su Radio Cusano Campus, emittente dell`Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it), in merito al caso del suicidio del cantautore. Il cantautore morì a Sanremo il 27 gennaio 1967 e subito si archiviò come suicidio. 

Ma dubbi e incongruenze non hanno mai veramente chiuso il caso, tanto che una richiesta di nuovi accertamenti è stata depositata presso la Procura di Imperia. "Non si trattò di suicidio, ma di omicidio - ha affermato Ragone - L'arma di Luigi Tenco non ha mai sparato e non è mai entrata sulla scena del crimine. Questo lo sappiamo grazie alla documentazione originale fornita dalla Procura, che abbiamo pubblicato". 

"Secondo noi quell`arma è sempre rimasta in macchina, non è mai entrata nella stanza. Quando la polizia interviene nella stanza, fa un elenco degli oggetti ritrovati nella stanza e non c'è l`arma del cantautore, una Walther PPk 7,65. E non c'era neanche il biglietto attribuito a Tenco. La polizia scientifica, come da richiesta del Procuratore, cerca il bossolo, fa una comparazione balistica e sul bossolo presente sulla scena del crimine ci sono le tracce di una beretta modello 70, invece la scientifica dice che c`è la traccia dell'arma di Tenco. Un`ulteriore prova è stata l`analisi balistica. Con il contributo di uno dei massimi esperti di balistica in tutta Italia, il professor Martino Farneti, abbiamo evidenziato che i segni presenti sul bossolo non sono compatibili con quelli lasciati da una Walther PPk 7,65".

Quindi Ragone espone la sua teoria:  "Tenco fu una vittima politica. Siamo partiti da una documentazione che riguarda la vita militare del cantature e siamo arrivati a scoprire la presenza di personaggi, legati poi all'eversione di destra, di cui non si conoscevano legami. Abbiamo scoperto che molti dei nomi ritrovati, legati in qualche modo a Tenco, avrebbero poi avuto a che fare negli anni successivi al tentato golpe borghese del '70. Questi gruppi di malaffare ed eversione erano legati al mondo della musica italiana. Ci saremmo aspettati un interesse maggiore da parte della Procura riguardo questi aspetti".