Mercoledì 24 Aprile 2024

Sfila l'alta moda di Giorgio Armani. Parigi, ecco il Privé rosa shocking

Scroscio di applausi per la collezione dell'autunno-inverno 2015-2016 battezzata appunto “Shocking”. "E' un colore che non sta bene a tutte le donne - confessa lo stilista -. Ma dà forza alla donna eterea". Parterre vip in prima fila

Parigi, sfila la collezione Armani Privé (Ansa)

Parigi, sfila la collezione Armani Privé (Ansa)

Dall'inviato Eva Desiderio

Parigi, 7 luglio 2015 - "Il mio lusso è divertirmi con l'alta moda. Andare sempre un po' avanti, rompere i confini ed emozionarmi inventando cose nuove, mai viste” racconta Giorgio Armani dopo gli applausi per la collezione Armani Privè dell'autunno-inverno 2015-2016 battezzata proprio “Shocking”. Un colore non usuale per il grande stilista ma segno tangibile dell'eccentricità che diventa eleganza come nella prima uscita con la giacca fuxia con le spalle insellate e la baschina donante su perfetti pantaloni di velluto nero. In prima fila al defilé l'attore Clive Owen, Lee Radziwill, sorella di Jackie Kennedy Onassis, Naomi Watts e Juliette Binoche

Un'escalation di 50 modelli, una sinfonia di colori sfumati che mischiano il verde malachite al blu lapislazzulo, il rosa shocking alla tormalina e all'ametista, su un fondo nero sempre spruzzato di luminose micropaillettes. “E' un colore lo shocking che non sta bene a tutte le donne - confessa Armani - meglio se si ha la carnagione chiara. A me piace perchè mi regala un certo frisson...e qui mi è servito per dare forza ad una donna eterea”. Tacchi bassi anche la sera, le clutch preziose come scrigni, i bijoux grandi e eccessivi, la provocazione di una cappa di marabù o di un abito patchwork di preziosità e di fili di seta tutti strappati.

“Stavolta ci sono un po' meno tailleur da giorno, ho puntato molto sulla gran sera e ho immaginato le modelle in passerella come le protagoniste dei miei disegni, leggeri, sfumati. Di qui le tante frange di ciniglia o ricamate, gli effetti degradè laminati, i fiammati delle gonne da ballo e dei body a tutta trasparenza”, continua re Giorgio. Armani qui a Parigi conquista ancora un successo strepitoso e riflette sui valori dell'haute couture “che non si può confondere col pret-à-porter di lusso ma deve restare coraggiosa e inarrivabile”. Non crede che sarà mai possibile che torni in Italia, a Roma, e ricorda con una punta di nostalgia “quando tanti anni fa ci voleva la raccomandazione per farsi invitare ai defilé di Valentino o Mila Schon”.