Venezia 71, su il sipario. Luisa Ranieri, splendida madrina

L'attrice apre, stasera il red carpet. Emma Stone accompagna il film d'apertura firmato dal cineasta messicano Inarritu

Luisa Ranieri, splendida madrina a Venezia (Afp)

Luisa Ranieri, splendida madrina a Venezia (Afp)

Venezia, 27 agosto 2014 - «NON PARLERÒ di me bambina che sognava di fare il cinema, ma di quanto il cinema sia importante nelle nostre vite». Luisa Ranieri ovvero la commissaria Montalbano in quanto moglie di Luca Zingaretti, splendida quarantenne fa da madrina stasera (ore 19 trasmessa in differita alle 23,30 da RaiMovie) alla cerimonia inaugurale di Venezia 71. Semplice e solare, una volta appurato che non tedierà il pubblico solitamente agé della Sala Grande del Palazzo del Cinema - fra cui il nostro ottuagenario presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - c’è da sperare che la verve napoletana la preservi dai mutismi impacciati da madrina di festival.  Passata dalle mani paffute di Pieraccioni (“Il principe e il pirata”) a quelle ossute dell’aristocrazia del cinema, la cinepresa di Michelangelo Antonioni (“Eros”) oggi si dice serena e sicura di sé, ma scaramanzia vuole che metta le mani avanti: «Ho molta paura, cercherò di essere all’altezza del compito».  Dopo i convenevoliparte subito il concorso (20 titoli di cui 19 in anteprima mondiale) con il film di apertura: “Birdman or (the Unexpected Virtue of Ignorance)” del regista messicano Alejandro González Iñárritu (51 anni). 

E PARTE la prima invasione massiccia del tappeto rosso ancora fresco di aspirapolvere: i protagonisti di questa black comedy newyorchese, il duetto di attori di rango Michael Keaton e Edward Norton, accompagnati dal resto del cast in uscita festivaliera; Zach Galifianakis, Andrea Riseborough. E le prime dive, i primi abiti con strascico, le prime cascate di diamanti. Una giovane e una matura: Emma Stone (25 anni) la pupa di Spider Man prossima “musa” di Woody Allen, e Naomi Watts (45), l’ex biondina di King Kong trasformata in grande diva drammatica dallo stesso Iñárritu (“21 grammi”). Più Amy Ryan (44) arrivata direttamente dai serial cult tv, “In Treatment”, “The Wire”, “Law & Order”.