Cartoline choc da Rimini, ecco i mille saluti di Cattelan

L’artista firma otto manifesti che da invaderanno la città FOTO I manifesti

Rimini, uno dei manifesti di Cattelan

Rimini, uno dei manifesti di Cattelan

Rimini, 1 luglio 2015 - Un uomo in mutande che fa sollevamento pesi utilizzando i propri organi genitali, a simboleggiare, forse, la virilità del ‘maschio’ romagnolo. E’ questa una delle immagini choc che da questa mattina campeggiano su oltre mille manifesti sparsi per Rimini. A lanciare la nuova provocazione, destinata sicuramente a far discutere non pochi riminesi, è niente meno che Maurizio Cattelan, uno dei più conosciuti e controversi artisti italiani della scena contemporanea (tra le sue opere, la plateale scultura del dito medio collocata davanti alla Borsa di Milano), che assieme al fotografo Pierpaolo Ferrari firma la nuova irriverente campagna a metà tra l’estetica pubblicitaria e la provocazione culturale.

Otto graffianti ‘soggetti’ tratti dalla rivista ‘Toiletpaper’ (curata proprio dal tandem Cattelan-Ferrari) e riprodotti in migliaia di cartelloni (guarda) che fino al prossimo 30 settembre tappezzeranno vari angoli significativi della città. ‘Saluti da Rimini’ recita la scritta che accompagna le gigantografie, nello stile delle tradizionali cartoline turistiche in vendita nei bazar del lungomare. Dimenticatevi, però, la classica veduta della spiaggia punteggiata di ombrelloni o del ponte di Tiberio illuminato. Oltre al conturbante sfoggio di culturismo erotico di cui abbiamo già detto, infatti, troviamo anche una ragazza travolta dall’estasi, modello Santa Teresa del Bernini, che si adagia lascivamente su un letto di patatine fritte.

E ancora: due mani che cercano di evadere da una gabbia formata da ‘salami’ disposti a mo’ di sbarre e una vecchia Bmw gialla ricoperta interamente di lattine di birra. Il duo Cattelan-Ferrari mette così alla berlina vizi e virtù della Riviera, smascherandone miti e archetipi. Una sorta di fiera delle vanità in salsa romagnola che punta «a catturare i significati simbolici di Rimini, in una narrazione inedita tra nobiltà e criticità dell’Italia intera».

«Il ricco immaginario riminese – spiega Maria Cristina Didero, curatrice del progetto promosso dal sindaco Andrea Gnassi e dall’amministrazione comunale – con la sua compresenza di antichità e modernità, di tradizione e novità, è uno stimolo ineguagliabile per la cultura contemporanea. Questa iniziativa pubblica è un’occasione straordinaria per guardare a tuta la complessità della città attraverso lo sguardo pungente di Toiletpaper, la rivista firmata da Cattelan e Ferrari che è stata celebrata in tutto il mondo per l’ironia delle sue immagini. I due artisti hanno saputo proiettare le icone di Rimini in un immaginario di contrasti e cortocircuiti, fornendo, attraverso la loro capacità visionaria, un nuovo punto di vista sulla realtà».