Mercoledì 24 Aprile 2024

Il killer di John Lennon si pente: "Sono stato un idiota"

L'uomo, Mark David Chapman, ha chiesto per l'ottava volta la libertà condizionata. ma gli è stata nuovamente negata"

Mark David Chapman, l'assassino di John Lennon (Ansa)

Mark David Chapman, l'assassino di John Lennon (Ansa)

New York, 28 agosto 2014 - Mea culpa del killer di John Lennon. Mark David Chapman, 59 anni, ha detto di essere stato un idiota quando l'8 dicembre del 1980 freddò l'ex Beatle a New York davanti all'ingresso del Dakota Building, il palazzo dove abitava con Yoko Ono.

Chapman si trova in una prigione dello stato di New York dove sta scontando una condanna all'ergastolo e ha cercato più volte di ottenere la libertà condizionata. L'istanza, però, è stata respinta per l'ottava volta pochi giorni fa, sebbene davanti alla commissione che doveva decidere in merito l'assassino di Lennon abbia sottolineato di aver riscoperto la fede religiosa in carcere e di essersi reso conto che si può scegliere tra Cristo e il crimine. 

Chapman, ha raccontato che continua a ricevere lettere dai fan del cantante inglese, feriti e addolorati dal suo folle gesto, nonostante siano passati ben 34 anni. "Sono dispiaciuto per aver causato tutto questo dolore. All'epoca - si legge nella trascrizione rilasciata dalla commissione - non pensavo ad altri che a me. Mi dispiace di essermi comportato come un idiota e aver scelto la strada sbagliata per la gloria".

La libertà condizionata gli è stata nuovamente negata, perché - secondo la giuria - c'è ragione di credere che Chapman possa essere recidivo e quindi violare di nuovo la legge. L'uomo potrà ripresentare istanza nel 2016.