Herbie Hancock e Aretha Franklin alla Casa Bianca in concerto (Olycom)
Washington, 29 aprile 2016 - Per una sera la Casa Bianca si è tinta di Blues, o meglio, come ha scherzato Obama, si è trasformata in una "Blues House". In occasione della Giornata Internazionale del Jazz davanti al presidente e alla sua famiglia si sono esibiti da Sting ad Aretha Franklin, insieme a Dee Dee Bridgewater, Hugh Masekela ed Herbie Hancock e numerosi altri artisti.
Nella giornata dedicata dall'Unesco, ogni 30 aprile, al genere musicale la White House ha ospitato anche star come Trombone Shorty, Diana Krall, Al Jarreau, Buddy Guy, Chick Corea, Wayne Shorter e Pat Metheny.
L'evento era sotto una vasta tenda allestita per l'occasione, Morgan Freeman ha fatto da maestro di cerimonie davanti a oltre 500 invitati. Obama ha parlato prima del concerto: "Più che qualsiasi altra forma di arte, il jazz si ispira chiaramente a una forma dello spirito americano". Poi ha citato Duke Ellington sottolineando che il jazz è "un buon barometro della libertà". E ha concluso: "Si è diffuso nel mondo come un incendio: e il jazz ha sempre permesso alle genti di unirsi, al di là di quelli che in precedenza erano fossati invalicabili".
Anche Michelle è appassionata di jazz e in un incontro, qualche ora prima, con musicisti e studenti, aveva ricordato di essere cresciuta in una famiglia appassionata: "Mio nonno si svegliava ogni mattina con il jazz. E anche mio marito lo ama molto".
La giornata internazionale del jazz, giunta alla sua quinta edizione, è stata istituita dalla conferenza generale dell'Unesco nel novembre 2011 e vuole metterne in rilievo il ruolo diplomatico del genere musicale per unire le persone del pianeta.