Lunedì 15 Aprile 2024

Intervista a Baz di Colorado Caffè: "Parte la mia tournée teatrale"

Marco Bazzoni, in arte appunto Baz, colonna portante di "Colorado"

Marco Bazzoni detto Baz (Newpress)

VARESE PRESENTAZIONE VAFFANCUORE SERATA IN AMICIZIA E SOLIDARIETA' CON BRUNO ARENA NELLA FOTO MARCO BAZZONI

MILANO - I più se lo ricordano per "Baz il lettore multimediale", oppure per il cantante Gianni Cyano. Marco Bazzoni, in arte appunto Baz, colonna portante di "Colorado", sta per iniziare una tournée teatrale dal titolo "Baz - il ritorno" . 

Sei stato lontano dalle scene per un bel po'. Cosa è successo?

«Sono stato in America per un anno. Ho studiato canto con il leggendario Seth Riggs, ho visto tutti gli spettacoli possibili e immaginabili in ogni teatro praticabile. Ora ho preparato dei pezzi nuovi, che proporrò sul palcoscenico insieme ai miei cavalli di battaglia. C'è stato un cambiamento: ora in scena ci sono più io che i miei personaggi»

"Zelig" è in fermo biologico da due anni, "Colorado" non va benissimo. Questo tipo di trasmissioni ha annoiato il pubblico?

«La differenza la fanno i contenuti. Oggi probabilmente viviamo un momento di stanca a causa dell'inflazione di show comici. Lo stesso vale per il web: anche i gattini che suonano il piano hanno due milioni di visualizzazioni, ma non sono dei capolavori artistici.»

A proposito di web: oggi molti comici vengono proprio dalla rete. Internet comincia a diventare una concorrente pericolosa?

«La quantità di clic non è indice di qualità. Spesso riesce a uscire chi conosce le leggi del web. Per esempio 'The Jackal', che a me piacciono parecchio, hanno impiegato molto più tempo di altri».

Anche tu sei una star del web, soprattutto su Facebook. Qual è il segreto per avere milioni di follower?

«Avere sempre dei contenuti nuovi e validi. La gente si aspetta da me che io la faccia ridere, e cerco di accontentarla. Non scriverò mai 'Adesso sto facendo colazione'»

Molti personaggi dello spettacolo temono le offese degli internauti, qualcuno addirittura ha abbandonato i social per questo motivo.

«Sono fenomeni incontrollabili, chiamati flame proprio perché basta che uno accenda un fiammifero e l'incendio divampa. Io non me la prendo: spesso agli insulti rispondo in modo ironico, mi faccio una risata. Agli haters rispondo con l'amore.»

Hai centinaia di migliaia di followers. E tu, invece, chi segui?

«Su Youtube 'The Jackal', poi mi piacciono molto i 'meme' comici, le foto con una battuta che mescolano visual e testo.»

A proposito: il web ormai è diventato una miniera di battute, a cominciare da siti famosi come Spinoza. Viene mai la tentazione di copiarne qualcuna?

«Per ciò che riguarda il plagio sono un nazista, non lo tollero. Se una fa il musicista deve sapere che quelle 8 battute sono già state usate in una determinata canzone. E non esistono discorsi come 'si tratta di una citazione...'. L'hai copiata punto e basta».

Viene da pensare a Luttazzi e alla sua tragica parabola, da genio a plagiatore...

«Io ero un suo grande fan. Il problema è che oggi con internet la grande comicità internazionale è facilmente fruibile,  anche con i sottotitoli. Molto prima che scoppiasse lo scandalo io mi procuravo i nastri vhs con le performance dei più grandi comici americani, da Chris Rock a George Carlin. E per quanto non parlassi ancora molto bene inglese, a un certo punto ho avuto l'impressione di aver già sentito quelle battute. Poi è venuto a galla tutto. Purtroppo ci sono comici minori che copiano i grandi, ma accade anche il contrario. Odio il plagio perché so quanta fatica c'è dietro a una battuta efficace.»

Hai cominciato con il personaggio di Baz il lettore multimediale, eppure oggi i lettori multimediali non esistono neanche più! È un segno dei tempi, non trovi? Eppure sei ancora giovane. A proposito, quanti anni hai?

«Trentasei, o per meglio dire 28 e 96 mesi. Per quanto riguarda Baz il lettore multimediale era il 2005 e usava i Cd. Poi è venuto Baz 2.0, poi Baz Hd, e oggi siamo allo Smart Baz.»

Sei appassionato di elettronica?

«So tutto. Nel mio mondo ideale esisterebbe solo Linux, perché uso la tecnologia per semplificarmi la vita, e tutto dovrebbe essere condiviso. Lo stesso dovrebbe accadere con la medicina: se una scoperta può migliorare l'esistenza di milioni di persone, dovrebbe essere disponibile per chiunque.»

Il tuo sogno proibito?

«Riuscire a restare sul palco. Credo di avere un mestiere. Magari non sarò più così popolare, verranno a vedermi in 15 persone ma io sarò ancora lì.»

Le date dello spettacolo:

Oggi 6 novembre: Piacenza al Teatro Politeama; 21 novembre a Bergamo, Teatro Creberg; 22 novembre al  Pala Banco di Brescia, 28 novembre a Sanremo, al Teatro Ariston; 13 febbraio a Bassano del Grappa al  Teatro Jacopo da Ponte; 18 febbraio a Catania al Teatro Metropolitan; 19 febbraio a Palermo al Teatro Golden; 1 e 2 marzo a Milano al  Teatro Manzoni.