Tutti i clic del Grande Lebowski. Bridges fotografo racconta il cinema

Bologna, 3 ottobre 2015 - SONO gli scatti di un uomo che ha un accesso privilegiato a un mondo che ci fa sognare, ma sono soprattutto fotografie intense e intriganti che ci rivelano questo universo mettendoci a sedere in prima fila nel backstage, dietro alle scene madre, in mezzo alla folla delle maestranze. Jeff Bridges (nella foto in alto a destra) fotografo è una fascinazione che arriva da oggi al 15 novembre con 64 immagini in bianco e nero alla Ono Arte Contemporanea di Bologna, per la prima volta in Europa e per la seconda volta al mondo, con la mostra “Jeff Bridges Photographs: LEBOWSKI and other BIG Shots”. Il fuoco è sul film stracult “The Big Lebowski” che i fratelli Coen girarono nel 1998 mettendo al centro proprio lui, Jeff Bridges, nei panni di Jeffrey Lebowski detto Drugo. Il percorso sui due piani della galleria, accompagnato da alcune didascalie con la grafia di Bridges (un bel lavoro di allestimento), vuole portarci più lontano. Proprio nel cuore del set, dentro agli occhi di questo attore che, quando fu chiamato a interpretare un paleontologo con la perenne Nikon al collo per il remake di King Kong nel 1976, decise di rimettersi a fare foto, riprendendo quella passione di ragazzo. Da allora non ha mai dimenticato a casa la sua Widelux, una macchina fotografica panoramica con otturatore a scatto ritardato, che permette la doppia esposizione (in mostra vedrete un tipico esempio di questa possibilità, nella gallery “Comoedia-Tragoedia” con foto a Kevin Spacey, Philip Seymour Hoffman, John Turturro, Martin Landau) e utilizza una pellicola allungata molto simile a quella 70mm con cui erano girati i film. Per il visitatore è come essere sul set del “BIG”. Con Turturro che lancia la palla da bowling, dietro ai fratelli Cohen che girano. Questa mostra è tutta per gli altri, essendo lui l’occhio che osserva, ma ci sono anche due immagini di Jeff che fotografa il fratello Beau Bridges davanti allo specchio su cui si riflette e un autoscatto con Sam Elliot “The Stranger” sul set di Big Lebowski.   IL VIAGGIO prosegue nei set de “I favolosi Baker”, “Texasville”, “Il Re Pescatore”, “American Heart”, immagini che Bridges ha particolarmente voluto, forse quelle dei film più d’essai perché, come racconta Vittoria Mainoldi di Ono Arte «lui è un po’ stanco di questo mito Lebowski». Oggi alle 18,30 inaugurazione con saluto via Skype dal Montana del Bridges fotografo, che si trova lì per girare un film.