Elvis Costello in concerto al BluesFest di Londra (Olycom)
Londra, 30 ottobre 2014 - Non sappiamo quanto il sessantesimo compleanno abbia influito sulle sue scelte musicali. È stato comunque evidente che Elvis Costello abbia riflettuto molto attentamente sulla sua intera vita di compositore e interprete prima di salire sul palco della Royal Albert Hall per il BluesFest 2014. Dalla musica da pub al progetto con il quartetto d'archi Costello nella sua carriera ha saputo dare vita a brani che fanno ballare e ad altri molto complessi, con testi impegnativi che seguono altrettanto impegnative linee melodiche. Per questo l'impatto con la musica di Costello, giunta subito dopo quella del grande vecchio del jazz inglese Georgie Fame (apparso in forma strepitosa) non è stato semplice.
Dal brillante ensemble jazz di Fame il pubblico è passato ai brani voce e pianoforte (al quale c'era il compagno di band degli Attraction, il talentuoso Steve Nive) in cui si respirava un'aria da musica classica. Poi le cose sono cambiate quando Costello ha imbracciato la chitarra imboccando un strada che piano piano ha portato al Rock'n'roll. Un percorso che è apparso più consono alle sue qualità vocali grazie a brani come 'Birds Will Still Be Singing', 'All Grown Up', 'Suit Of Lights', 'I Want You' dove finalmente il pubblico ha cominciato a muoversi per ballare e a interagire con la musica sul palco. Un concerto eccellente, in uno dei migliori luoghi possibili per le esibizioni, ma che ha lasciato più voglia di riflettere piuttosto che il piacere allo stato puro.