Venerdì 19 Aprile 2024

Babadook, lo spot tv che 'spaventa' la Rai

La Rai blocca la messa in onda del promo della pellicola horror 'Babadook', che era prevista per domenica pomeriggio durante il Gp di Silverstone

Lo spot Babadook

Lo spot Babadook

Milano, 6 luglio 2015 - Un film "di paura" semina il terrore nei corridoi della Rai in viale Mazzini. Si tratta del promo della pellicola horror "Babadook". Il distributore Koch Media ha lamentato che il promo è stato bloccato dalla Rai a sole 24 ore dalla messa in onda, prevista per domenica pomeriggio all’interno del Gran Premio di Silverstone. Ernesto Grassi, responsabile per l’Italia di Koch Media, ha dichiarato: “Siamo molto sorpresi e dispiaciuti della decisione presa dalla Rai. Per noi la messa in onda dello spot durante il Gran Premio era strategicamente molto rilevante nell’ambito della campagna di lancio del film. La decisione è stata presa nonostante lo spot fosse libero per tutti come da visto di censura numero 109844 e non posizionato in fascia protetta.” Da noi richiesti di ulteriori delucidazioni, i responsabili della Koch hanno aggiunto: "Attraverso il nostro centro media, Koch aveva opzionato e confermato degli spazi sul weekend del GP di Silverstone. Lo spot, consegnato a Rai Pubblicità, aveva passato la censura con la classificazione "per tutti". 

Alcuni giorni prima della messa in onda, Rai Pubblicità ci ha informato dell'esistenza di problemi sulla programmazione, e il venerdì 3 luglio in serata abbiamo saputo in via ufficiale che il nostro spot non sarebbe stato programmato. Da quel momento siamo ancora in attesa di ricevere da Rai Pubblicità la motivazione della mancata trasmissione". Dunque, che è successo? Ciascuno può giudicare sulla base delle immagini. Lo spot è sicuramente inquietante, ma allo stesso tempo non mostra immagini forti, macabre o sanguinolente. Il terrore, più che mostrato, è solo suggerito.

Abbiamo chiesto alla Rai una risposta ufficiale, ma la tv di Stato ha deciso di non emettere un comunicato anche per non creare eccessivo (quanto gratuito) clamore intorno al film. Una fonte interna di viale Mazzini ci ha però confidato: "Immaginate cosa sarebbe successo se avessimo mandato in onda quello spot in pieno pomeriggio, nel mezzo di un Gran premio di Formula Uno? Cinque minuti dopo saremmo stati subissati da comunicati di protesta del Moige e di altre associazioni... La tv pubblica non può permettersi di mandare in onda uno spot di quel genere in pieno pomeriggio. Alla Koch avevamo offerto invece di mandare in onda il trailer dopo le 22,30, nella fascia non protetta...". Quello scoppiato domenica è un caso rarissimo di pubblicità censurata: mentre i contenuti redazionali possono essere ‘accomodati’ in molti modi, la pubblicità – soprattutto di questi tempi – è merce sacra e preziosa. Ma evidentemente alla Rai qualcuno si è davvero impaurito...