Mercoledì 24 Aprile 2024

Da Dylan a Morricone: ora l'armonica a bocca sbarca al conservatorio

Il corso, al conservatorio di Roma Santa Cecilia, è tenuto da Gianluca Littera: "L'armonica ha sempre avuto questa immagine di strumento popolare, contrapposto a quelli colti. Invece è uno strumento dalle grandissime possibilità"

L'armonicista Giuseppe Littera (Ansa)

L'armonicista Giuseppe Littera (Ansa)

ROMA, 25 marzo 2015 - L'armonica a bocca, per i non addetti ai lavori, potrebbe sembrare uno strumento di serie B, che si suona per passatempo. Invece a pensarci è stato il cavallo di battaglia di mostri sacri del pop come Stevie Wonder, del rock come Bob Dylan, del jazz come Toots Thielemans, del blues come Sonny Boy Williamson.  E adesso 'debutta' al Conservatorio di Roma Santa Cecilia: dal primo aprile e fino a luglio, partirà un corso di armonica cromatica, tenuto da Gianluca Littera, uno dei massimi armonicisti del mondo, un solista che alterna classica e jazz e ha suonato con Ennio Morricone, Ute Lemper, Gidon Kremer, Myung-Whun Chung.

Del resto, raffinati musicisti classici come Darius Milhaud, Heitor Villa Lobos, Ralph Vaughan Williams non hanno disdegnato di scrivere composoizioni per armonica. Inventata alla metà dell'Ottocento, da decenni ormai l'armonica è uno strumento con piena dignità, con un ricco repertorio classico e popolare. Eppure, finora non ha mai avuto neppure una cattedra nei conservatori italiani per cui chi voleva imparare a suonarla doveva arrangiarsi da autodidatta o cercare lezioni private. 

"L'armonica a bocca - spiega Littera - ha sempre avuto questa immagine di strumento popolare, contrapposto a quelli colti. Invece è uno strumento dalle grandissime possibilità. Nei conservatori italiani non è mai stato insegnato, questo di Roma è il primo esperimento. Il nostro obbiettivo, se il corso avrà successo, è arrivare a una vera e propria cattedra quinquennale".