La 'strana coppia' Siani-De Sica porta in teatro "Il principe abusivo"

Dal cinema al teatro, Siani prova a replicare il successo riscosso con De Sica sul grande schermo. Cinque date ad Avellino, poi il debutto l'11 dicembre a Napoli

Christian De Sica-Alessandro Siani (Olycom)

Christian De Sica-Alessandro Siani (Olycom)

Napoli, 26 novembre 2015  -  La 'strana coppia' Alessandro Siani-Christian Da Sica cerca di ripetere il successo sul grande schermo portando sul palcoscenico  "Il principe abusivo".

Da dicembre per Siani-De Sica cinque date di rodaggio ad Avellino e il debutto di folla dall'11 dicembre al teatro Augusteo di Napoli. La coppia poi sbarca a Milano (febbraio) e Roma (marzo), e ha già venduto 30mila biglietti.

Il progetto è nato, spiega lo stesso Siani, da quel Castel dell'Ovo in cui è stata girata l'ultima scena dell'omonimo film, proprio per il teatro e ora tornato nella sua versione originale.

"Ci saranno variazioni rispetto al film - spiega l'attore, regista e cantante - sia perché il teatro ha canoni diversi dal cinema sia perché ho inserito una scena nuova in aereo, momenti musicali impreziositi da Christian, battute nuove e un cast che comprende Elena Cucci nel ruolo di Sarah Felberbaum e Stefania De Francesco in quello di Serena Autieri". 

Non è un musical, ma "una commedia con momenti musicali come nel film, con liriche e testi originali di Umberto Scipione". Siani sottolinea come "un progetto importante può nascere anche in una città come Napoli. Io, a differenza di altri, non me ne sono mai andato da Napoli, e non perché sia rimasto bloccato nel traffico". 

L'entusiasmo di De Sica: "Questa compagnia è una famiglia, e con Siani siamo ormai amici quando mi ha chiamato dovevo fare a teatro 'Il marchese del Grillo', ma ero troppo contento di tornare a lavorare con lui...poi mi ha trovato una bella casa a Marechiaro e un buon ristorante. Sono aumentato di due chili e dovrò allargare le giacche, ma per un mese e mezzo ancora sto a Napoli". 

Siani poi ricorda: "Se mi guardo indietro rivedo mio padre operaio rincasare la sera, accendere la televisione in cucina e dopo la fatica del giorno ridere guardando Totò. Ecco, il mio obiettivo è trascinare nel mondo della risata chi ha lavorato tutto il giorno, per due ore farlo stare senza pensieri. Certo, mio padre ora ride con i miei spettacoli, un arretramento dopo Totò".