Allarme Caf: "A rischio il 730 precompilato nel 2015"

Valeriano Canepari, Coordinatore della Consulta Nazionale dei Caf: "Manca il decreto che stabilisce i compensi per l'attività di assistenza e trasmissione dei modelli 730 precompilati: non possiamo programmare l'attività"

Il modello 730 per la denuncia dei redditi (Ansa)

Il modello 730 per la denuncia dei redditi (Ansa)

Roma, 29 novembre 2014 - Dai Caf arriva l'allarme: manca ancora l'indicazione dei compensi per le dichiarazioni dei redditi precompilate nel 2015. Quindi i centri di assistenza fiscale non riuscirebbero a garantire la riuscita dell'operazione per il prossimo anno. "Non possiamo programmare l'attività - spiegano - e siamo già in fortissimo ritardo". Manca ancora il decreto. "A fronte di un preciso impegno del Governo ad emanare il Decreto che stabilisce i compensi per l'attività di assistenza e trasmissione dei modelli 730 precompilati entro il 30 di novembre, dobbiamo rilevare un colpevole ritardo", dichiara Valeriano Canepari, Coordinatore della Consulta Nazionale dei Caf. 

"A conclusione di un percorso di collaborazione dei Caf sia con l'Agenzia delle Entrate che con il Ministero dell'Economia, nel quale i Caf hanno dato la piena disponibilità a confrontarsi per valutare tutti gli aspetti tecnici utili a far partire il nuovo 730 nel 2015, suggerito possibili soluzioni e fatto proposte per migliorare l'impatto della nuova misura a vantaggio sia dei contribuenti che della Pubblica Amministrazione, dobbiamo registrare il disinteresse del Governo su questo ultimo aspetto, per i Caf non certo irrilevante. È anche grazie al nostro contributo - sottolinea la Consulta - se questo progetto innovativo, fortemente voluto dal Governo, si è realizzato in tempi così stretti, ora ci aspettiamo lo stesso rispetto per le scadenze e che il provvedimento venga approvato nei tempi concordati nell'interesse di tutti i soggetti che vogliono che il 730 precompilato 'parta bene': contribuenti, Governo, Agenzia delle Entrate e operatori del settore". 

E aggiungono: "è nei fatti impossibile ad oggi per i Caf programmare l'assistenza fiscale per il 2015, a fronte di una campagna che si annuncia già complicata per le tante novità introdotte. Non siamo in condizione di stabilire alcun elemento della pianificazione dell'attività 2015: ad esempio non possiamo decidere quanti lavoratori stagionali reclutare e programmare la formazione che va conclusa entro aprile, per citare un elemento che ha un impatto diretto anche all'esterno del sistema Caf e che rappresenta una possibilità di occupazione per migliaia di persone ogni anno". "Non possiamo accettare ulteriori ritardi sull'emanazione del Decreto - ribadisce Canepari - è per noi indispensabile avere certezza sulle condizioni economiche di riferimento per la campagna 2015 il prima possibile, per poter garantire, prima di tutto ai contribuenti, un'assistenza di qualità nella prossima campagna fiscale".