Mercoledì 24 Aprile 2024

BUFERA KIMI, VETTEL VOLA NELLA PIOGGIA

SCENDE la pioggia ma che fa, cantava Gianni Morandi. La Ferrari e il mistero dei due piloti bagnati': potrebbe essere il titolo di un romanzetto giallo da sfogliare distrattamente sotto l'ombrellone, perché tanto poi, alla fine della fiera, il Gran Premio d'Inghilterra si è conclusa alla solita maniera. Prima e seconda le Mercedes, con una Rossa sul gradino più basso del podio. E invece, la storia di un temporale a scoppio ritardato segna, simbolicamente, anche la fine di una relazione. Quella tra Kimi Raikkonen e la Scuderia. «HA DECISO LUI». Le cose sono andate così. Quando ormai l'andamento della gara era consolidato, con il finlandese quinto e il tedesco sesto, entrambi mai vicini non solo alle Mercedes ma anche alle Williams, dal cielo sono scese le prime gomme di pioggia. Solo in alcune zone del circuito, però. Tanto che più di un concorrente (quasi tutti, per la verità) ha evitato di ricorrere alla sosta ai box. Invece Raikkonen ha giocato d'azzardo. Forse l'istinto gli ha suggerito di scommettere sul temporale. Forse è stato il desiderio di ribaltare una situazione a lui oggettivamente sfavorevole. Si fosse scatenato il diluvio, fermandosi prima di chi li precedeva, Kimi probabilmente e incredibilmente avrebbe vinto la gara. Ma la pioggia non è arrivata subito e il finnico ha fatto la figura del fesso. «E' stato lui a decidere ha spiegato Maurizio Arrivabene, il capo del reparto corse . In casi del genere spetta al pilota dare l'input. La squadra si adegua, perché solo chi è al volante può valutare la situazione in tempo reale. E purtroppo la scelta di Kimi si è rivelata sbagliata». Osservazione ineccepibile, anche se la sottolineatura difficilmente può essere sottratta alla consapevolezza che ormai il finlandese, ultimo campione del mondo con la Rossa, ha un piede e mezzo fuori dalla Scuderia. In caso contrario, cioè se la Ferrari volesse tenersi Raikkonen, mister Arrivewell avrebbe ragionato diversamente, in pubblico: magari elogiando il biondino per avere osato, era quinto, ha chiuso ottavo, se non zuppa è pan bagnato, mica ha compromesso qualcosa di fondamentale «BRAVO SEB». Detto che, ovviamente, la chiamata' di Kimi è stata punita dagli eventi (quindi non era la scelta ideale, ci mancherebbe), la sensibilità meteo di Vettel è stata viceversa esaltata. Lui ha aspettato, ha rischiato di finire fuori pista e quando ha montato pneumatici intermedi ha sfruttato l'autogol Williams per conquistare un inaspettato podio. Tanto di cappello, per la Ferrari trattasi di boccata d'ossigeno, ferma restando la complessità di un disagio tecnologico persistente. «Lui è stato bravo ha commentato Arrivabene . Ma ci preoccupa il fatto che la Williams ci sia tornata davanti». Quanto a Raikkonen, arrivederci e grazie. Scende la pioggia ma che fa..