Mercoledì 24 Aprile 2024

Il buco dell'ozono si sta richiudendo

Lo sostiene il Mit che ha esaminato tutte le misure fatte dal 2000 a oggi, combinando quelle dirette con quelle calcolate da modelli: ogni settembre il buco si è ridotto di oltre 1,7 milioni di miglia quadrate

Il buco dell'ozono sull'Antartide si sta riducendo (Ansa)

Il buco dell'ozono sull'Antartide si sta riducendo (Ansa)

Miami, 2 luglio 2016 - Il buco dell'ozono sull'Antartide si sta richiudendo. Potrebbe essere la fine di un incubo potrattosi dalla fine degli anni '80, quando scattò il vero allarme, fino ad oggi. Dal 2000, quando aveva raggiunto il picco, il buco ha cominciato a ridursi e potrebbe chiudersi definitivamente entro la metà di questo secolo. 

Un traguardo storico mostrato dai dati raccolti dalla ricerca coordinata dal Massachusetts Institute of Technology (Mit) e pubblicati sulla rivista Science. E' la prova dell'efficacia del Protocollo di Montreal, l'accordo firmato nel 1987 e in vigore dal 1989 per la riduzione delle sostanze che minacciano lo strato di ozono, come i clorofluorocarburi (Cfc), utilizzati negli elettrodomestici e nelle bombolette spray. 

Il buco dell'ozono, il cui strato protegge la vita sulla Terra dai raggi ultravioletti nocivi del sole, si è ristretto di anno in anno anche per via di fattori naturali, come le eruzioni vulcaniche, ai quali si deve la grande variabilità osservata negli ultimi anni. 

"Siamo fiduciosi che le misure messe in atto hanno messo il pianeta sulla strada giusta per 'guarire'", ha detto la coordinatrice della ricerca, Susan Solomon, del Mit. 

Una buona notizia dopo che nel 2015 era stato osservato che il buco dell'ozono sull'Antartide sembrava essersi ingrandito fino a raggiungere un'estensione record. I ricercatori hanno passato in esame tutte le misure fatte dal 2000 a oggi, combinando quelle dirette con quelle calcolate da modelli. In questo modo hanno rilevato segnali significativi di una progressiva riduzione: ogni settembre il buco si è ridotto di oltre 1,7 milioni di miglia quadrate, circa 18 volte l'estensione del Regno Unito. 

Le eruzioni vulcaniche, ha spiegato la coautrice della ricerca Anja Schmidt dell'Università di Leeds (che faceva parte del team internazionale), producono minuscole particelle che sono sospese nell'aria e forniscono le condizioni chimiche necessarie per i Cfc introdotti in atmosfera di reagire in modo efficace con l'ozono a sopra l'Antartide. Confermato quindi anche il ruolo delle eruzioni vulcaniche sul buco dell'ozono in Antartide. 

Scoperto negli anni '50, il buco dell'ozono è stato misurato per la prima volta in modo preciso a metà degli anni '80 e da allora è diventato un sorvegliato speciale. La distruzione di questo gas nella stratosfera è causata dall'uso di prodotti chimici a base di cloro e bromo. Un altro importante fattore che influisce sull'ozono riguarda il livello della temperatura negli strati alti dell'atmosfera.