Mercoledì 24 Aprile 2024

Bondi e Repetti dicono addio a Forza Italia e passano al gruppo misto. Berlusconi: "Costernato"

La decisione non arriva a bruciapelo ma era stata annunciata. Tuttavia l'ex Cavaliere avrebbe appreso l'ufficialità della decisione dalla stampa. Sempre più vicino l'accordo con Salvini per le Regionali

I senatori del Pdl, Sandro Bondi (D) con Manuela Repetti (Ansa)

I senatori del Pdl, Sandro Bondi (D) con Manuela Repetti (Ansa)

Roma, 31 marzo 2015 - Sandro Bondi e Manuela Repetti lasciano il gruppo di Forza Italia al Senato e si iscrivono al gruppo Misto. Una decisione che non arriva a bruciapelo. Il 3 marzo, infatti, la senatrice Repetti - con una lettera al Corriere della Sera - aveva annunciato la sua intenzione di lasciare il gruppo in dissenso rispetto alla linea politica e, soprattutto, contro il cerchio magico. In quella stessa giornata Repetti e il suo compagno, Sandro Bondi, erano ricevuti da Silvio Berlusconi ad Arcore e insieme si era stabilito di congelare le dimissioni dal gruppo che sono invece arrivate oggi.

Dopo la notizia Berlusconi viene descritto "costernato". Secondo alcuni presenti, infatti, l'ex Cavaliere avrebbe appreso la notizia dalle agenzie di stampa: non ci sarebbe stata nessuna telefonata dei due senatori - ex fedelissimi - ad annunciare la loro decisione. Un mix di rabbia e amarezza, così viene descritto l'ex capo del governo: "E questa sarebbe la loro riconoscenza", avrebbe commentato.

Ma l'addio dei due senatori azzurri rappresenta solo l'ultima di una serie di prese di posizione contro il cosiddetto 'cerchio magico' costituito dai consiglieri dell'ex capo del governo. Qualche giorno fa era stato un altro big del partito come Paolo Romani a lanciare una dura invettiva su quello che ormai è diventato il partito del Cavaliere. Così come sono note le distanze con Denis Verdini, mentre per Raffaele Fitto si parla già di guerra aperta. Il terreno di scontro sono le composizioni delle liste.

Ma al di là dell'amarezza, Berlusconi non sembra preoccuparsi troppo delle sommosse interne e, mentre lavora alla chiusura dell'accordo con Salvini, affida a Giovanni Toti il commento ufficiale dell'addio Bondi-Repetti: "Mi sembra che in questi mesi più volte Bondi ha sottolineato le sue perplessità, è una scelta legittima - dice -. Le porte dei partiti sono aperte in entrata e in uscita. Ma in questo dibattito è inaccettabile - spiega - che tutti parlino di rinnovamento e nessuno voglia rinnovare nulla". Insomma, la vecchia guardia del partito, per il timore di essere pensionata, avrebbe alzato la testa e tenterebbe di resistere al rinnovamento voluto dal 'capo'. E' dunque la rottamazione, ben più del cerchio magico, ad agitare non poco le acque azzurre.