Giovedì 18 Aprile 2024

BOLELLI: «SCRIVIAMO LA STORIA»

PER LA STORIA e per la macchina, nel senso di quattro ruote. Simone Bolelli e Fabio Fognini riportano il tennis italiano in una finale del grande slam anche al maschile, dopo i successi delle colleghe Errani-Vinci. Le donne ormai ci hanno abituato, l'ultima volta in finale per gli uomini invece era stata in un altro millennio (Pietrangeli-Sirola, nel 1959 al Roland Garros), quindi già adesso l'impresa è storica. Ma la coppia azzurra non ha voglia di accontentarsi, dopo aver battuto ieri in semifinale Rojer e Tecau (6-4, 2-6, 6-3): «Ora vogliamo provare a riscrivere la storia portando a casa il titolo», racconta Bolelli. Per farlo, domattina dovranno battere i francesi Pierre-Hugues Herbert e Nicolas Mahut, che hanno battuto Dodig e Melo. QUELLA VOLTA di 56 anni fa, Orlando Sirola e Nicola Pietrangeli a Parigi vinsero il loro terzo slam: «Noi stiamo facendo una gran cosa, per i francesi sarà la prima finale come per noi dice ancora il ventinovenne, bolognese di Budrio , tensione ed emozione saranno le stesse. Anche se giocavano qui insieme per la prima volta sono affiatati, soprattutto sono una coppia di specialisti. Noi siamo un doppio atipico, ci piace giocare da fondo per poi andare avanti». Dopo un anno passato a risalire dalla posizione 255, dove era sprofondato per l'infortunio al polso, fino alla 48 attuale, si era già capito che Bolelli fosse in forma. Quando aveva spaventato sua maestà Federer nel singolare, qualche giorno fa: «Ho lavorato bene durante l'inverno con Eduardo Infantino, sono carico e mi sento bene. Ma contro Federer dopo i primi due set mi è crollato il servizio, senza quello non potevo pensare di vincere». Ieri in doppio la storia è stata diversa, la coppia azzurra di Davis è ormai vicina a una simbiosi che somiglia molto a quella di Errani (altra figlia dell'Emilia Romagna) e Vinci, e ha sicuramente voglia di raggiungere le ragazze sul trono di uno slam. Anche per completare la rivincita di quello che negli ultimi anni, nello sport italiano, è diventato il sesso debole. L'ultimo ostacolo sono i francesi che giocano con la maglia Je suis Charlie' per ricordare la strage di Parigi: «Se ce lo chiedessero, saremmo pronti a farlo anche noi», butta lì Fognini, ma la carica ideale si trasforma ben presto in obiettivo più concreto quando ai due azzurri viene fatto notare che la coppia vittoriosa si dividerà circa 400mila euro. Fognini userebbe la sua parte per la casa appena comprata a Barcellona, Bolelli ha bisogni diversi: «Devo cambiare macchina», confessa, perché la sua Ford Kuga ormai mostra i segni del tempo. IN REALTA', la destinazione sul navigatore dei sogni per il 2015 è già scritta, e non importa su quale sedile ci potranno arrivare: «Vogliamo il Masters». Basta scrivere un'altra pagina di storia, domattina, e sarà già molto più vicino.