Sono in tour per cose musicali. E il mio sodale Rhodes, non contento di strimpellare al piano interrompendo i miei racconti su Lucio Battisti ed Enzo Ferrari, ecco, non contento mi ha sorpreso con una mail che di seguito pubblico.
“Caro Leo, so che non sempre hai tempo per leggere i commenti sul Clog. Io invece si e quindi ti segnalo che si è acceso un dibattito. Tema: tifiamo Ferrari o tifiamo il pilota? Io so come la pensi, ma mi piacerebbe tu rispondessi sul blog per tutti. Ps. Tranquillo, ora vado a studiare gli accordi di Nuvolari di Dalla per lo show di stasera a San Vito sul Tagliamento, in Friuli…
Tuo Rhodes.
Risposta.
Ecco, bravo, studia l’accordo che il teatro e’ sold out.
Tifare Ferrari o tifare il pilota (nel caso specifico, della Ferrari medesima)?
Entrambe le opzioni sono lecite.
Da ragazzo avevo amici coetanei che mettevano Lauda davanti a tutto. Quando Niki sposo’ la Brabham, bevevano solo latte Parmalat…
E io li rispettavo, anche se appartengo all’altra scuola.
Per capirci, non amavo Prost, pur rispettandolo tantissimo. Ma quando era sulla Rossa tifavo per lui.
Alonso, idem. Ho molte riserve sul personaggio e infatti si è consegnato ad una carriera da perdente in epoca recente, ma se ce l’avesse fatta con la Rossa nel 2010 e nel 2012 sarei stato contento. C’era già il Clog, si può controllare.
Il massimo, per chi come ama la Ferrari è la antepone al pilota, e’ quando a guidarla e’ qualcuno che condivide il mio sentimento per la Rossa.
Fu così con Schumi, e’ stato ed e’ cosi con Raikkonen, credo che per Vettel valga lo stesso discorso.
Poi, come capivo i coetanei che si misero a bere Parmalat pro Lauda, eh, figurati se non comprendo chi era vettelisno nei giorni Red Bull o chi oggi non tifa Ferrari ma Hamilton o Verstappen.
La differenza e’ che persino Hamilton e Verstappen sognano di vincere un mondiale con la Rossa, come lo sognarono Mansell, Prost, Alonso…
È questo chiude il discorso, secondo me:dovesse accadere, io tiferei per la Rossadi Lewis o di Msx, punto e a capo.
Ps. Guarda che se stasera sbagli l’accordo di Sì viaggiare mi arrabbio, caro Rhodes.