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Hamilton, Vettel, Sassi e…MazzolaLeo Turrini - 6 luglio 2017

Ho appena finito di ammirare (si fa per dire) lo show televisivo di Vettel ed Hamilton.

Seb è stato molto dignitoso. Ha reiterato le sue scuse ad Hamilton, si è attenuto al copione. Aveva sbagliato a Baku (ehi, io lo scrissi subito, eh!), la sanzione immediata gli costò la vittoria, la faccenda è chiusa.

Lewis si è goduto il momento. Ha raccontato che il ferrarista già il lunedì post race si era fatto vivo al telefono per chiarire l’episodio.

A me dispiace che taluni carissimi frequentatori di questo Clog stentino a comprendere cosa intendevo quando sostenevo (e ribadisco) che l’epilogo Fia costituisca una vittoria per il presidente Marchionne.

Eppure, è semplice! Non si fosse mosso SM, a livello politico, a Vettel sarebbe stato tolto il quarto posto azero, nella migliore delle ipotesi. Nella peggiore, sarebbe stato anche escluso dal Gran Premio d’Austria.

Dopo di che, avendo vissuto il dualismo Senna-Prost, quella del giovedì austriaco è una finta tregua. Un armistizio di facciata. Su questo, non ho dubbi.

Sollecitato da amici sotto il post precedente, un cenno a Sassi (che il mare ha consumato).

Un bravo collega ha scritto che l’ingegnere motorista della Ferrari è stato cacciato da Marchionne (sempre lui, che palle).

A me risulta che mesi fa Marchionne chiese a Sassi, che è bravissimo, se era pronto a mettere a disposizione le sue competenze delle esigenze FCA, cioè Fiat Chrysler, per risolvere il buco nero del gruppo, la carenza sul fronte dei motori ibridi.

Altro non so e sarebbe ben strano che SM (sempre lui, che palle!) si privasse deliberatamente di un ottimo tecnico. Con Marchionne è normale lo spostamento di competenze nell’area del gruppo, vedi Cardile l’aerodinamico.

Poi, vedremo.

Io spero anche che vedrete un bel libro in uscita.

A breve Matteo Renzi pubblica un volume titolato ‘Avanti’. E l’ingegner Luigi Mazzola, storico capo della squadra prove Ferrari nell’epoca aurea di di Schumi, manda sugli scaffali il suo racconto, titolato ‘Avanti tutta’.

Preferisco il secondo libro, anche se è funestato da un mio penoso intervento. Gigi è una bella persona, talvolta crede di avere inventato lui la Formula Uno ma poi beve un bicchiere con me e torna ad essere meravigliosamente normale.

Gli ho chiesto, in cambio della prefazione ad Avanti tutta, una profezia sul Gp d’Austria. La trovate di seguito. Spazio sotto per ogni considerazione,  compreso racconto prove libere del venerdì.

MAZZOLA SCRIPSIT

Il gp Austria si presenta con un Hamilton carico ed un Vettel arrabbiato, presagio di possibile spettacolo in pista.

Zeltweg è una pista da efficienza presentando 4 rettilinei da oltre 300 km/h, questo mi fa pensare che Mercedes possa avere un leggero vantaggio su Ferrari e che Force India e Williams, se confermerà le ottime prestazioni di Baku, possono essere molto vicine. Ho ancora qualche dubbio su Red Bull anche se si corre a casa loro ed hanno migliorato la loro disastrosa situazione di inizio anno. Sinceramente a me non mi dice tanto questo circuito se non per il contorno paesaggistico di Spielberg, i tempi saranno più veloci dell’anno scorso ma le vetture potrebbero pagare la meno efficienza di quest’anno. I freni saranno molto sollecitati e potrebbero fare la differenza in gara, chi avrà un buon cooling dei dischi e calliper potrebbe avere un vantaggio. La Pirelli porterà i pneumatici gialli, rossi e viola che saranno comunque un pò troppo duri per questo circuito, non vedo problemi di consistenza a meno che non faccia molto freddo che potrebbe far soffrire le gomme anteriori per il tipico sottosterzo di questa pista. Mi aspetto ulteriori sviluppi aero e PU da parte dei team e speriamo che quelli di Ferrari siano i migliori in modo da mettere il muso davanti alla Mercedes.

Vettel avrà voglia di scaricare la sua rabbia battendo in gara Hamilton, ad oggi si è dimostrato superiore a Lewis almeno come rendimento di prestazione in gara. Lo vedo più determinato e voglioso di vincere anche se il talento del pilota della Mercedes è molto alto. Indubbiamente una bella battaglia tra 2 piloti super ed una bella lotta tra due team solidi.

Si comincia a fare sul serio entrando nella parte calda centrale del campionato. In due mesi ci si gioca la leadership che tanto bene fa al morale del pilota e del team. Non bisogna mollare, anzi bisogna dare il proprio massimo per cercare di creare un gap con Mercedes che garantisca ancora la supremazia nella parte finale del campionato. Ai miei tempi Luglio-Agosto-Settembre erano mesi pesantissimi di test tra Mugello, Fiorano e Monza dove provavamo sviluppi di ogni genere che uscivano da interminabili riunioni di sviluppo dove ciascuno di noi tecnici metteva sul tavolo possibili soluzioni di miglioramento di prestazione. I test a Fiorano erano dei killer per noi in pista, 30-35 gradi di temperatura ambiente e si girava dalle 9.00 di mattino fino alle 20.00 di sera per poi smontare completamente la vettura e rimontarla verso le 3 di notte. Si andava avanti per più di 6 giorni ed alla fine eravamo stremati. Avevamo dato il nostro massimo per dare ai piloti una vettura sempre più veloce.

Seb e Kimi AVANTI TUTTA per un traguardo da sogno.