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Ferrari, la forza di essere normaliLeo Turrini - 29 settembre 2017

Che poi magari piove e allora…

Mettiamola così.

Sull’asciutto di un venerdì insignificante, la Ferrari andava. La Mercedes un po’ meno.

Niente super motori, niente miracoli da tre palle e un soldo.

Semplicemente, si lavora. Si lavora e si spera.

Fermo restando che le prove libere, in un contesto realistico, valgono zero.

Vedremo e vedrete, intanto in qualifica.

Io trovo molto incoraggiante la voglia di tentare che i ferraristi, cominciando da Vettel, stanno manifestando.

In stile idealisti senza illusioni.

S’intende che la mia opinione è nota.

Hamilton per perdere questo campionato deve proprio…

Ma va bene.

Meno bene va la storia del tombino che ha minacciato l’incolumità di Grosjean.

Forse i bisnipoti di Sandokan, avendo ormai deciso di mollare la F1, hanno pensato bene di dedicarsi ad altro.

Comunque io nella organizzatissima Germania (2000) e Inghilterra (2003) ho visto pazzoidi invadere tranquillamente il circuito.

In entrambe le circostanze vinse la Ferrari, con Barrichello.

Chi ha l’indirizzo di un aspirante suicida in quel di Sepang, per la gara di domenica?

Spazio sotto per narrazione qualifiche.