La sconfitta all’esordio in serie B va contro la tradizione favorevole al Bologna. Ma il 2-1 di Perugia, con due espulsi e una inquietante povertà costruttiva, nasconde anche segnali positivi.
Con la sentita partecipazione del diesse Fusco, il tecnico uruguaiano ha messo in piedi una squadra credibile, nonostante la rivoluzione totale abbia spazzato via quasi ogni traccia del Bologna che fu. Anzi i due superstiti (Garics e Morleo) sono apparsi fra i meno convincenti di questo esordio in B: l’austriaco per l’inopinata espulsione, il capitano per le troppo rare incursioni offensive, che poi sono il meglio del suo repertorio.
Il cuore della nuova difesa, invece, funziona con l’ottimo Maietta, ex Verona, a coordinare il reparto e il giovane spagnolo Paez sicuro e autoritario, a dispetto della giovanissima età (20 anni). Bene anche Coppola, tornato fra i pali rossoblù dopo molti anni con il capello imbiancato e una nuova sicurezza.
A centrocampo c’è un reparto che può crescere in modo verticale. Matuzalem, regista e faro delle operazioni, per ora corricchia e cerca appoggi semplici ma ha il potenziale per illuminare la manovra, Casarini è tornato con piglio fiero dall’esperienza maturata a Lanciano e sa caricarsi sulle spalle nuove responsabilità. E poi c’è il giovane austriaco Buchel che ha giocate e sicurezza da cavallo di razza e una felice intesa con Casarini già collaudata nella comune avventura abruzzese.
Se questo centrocampo saprà crescere in tono fisico e ispirazione, il Bologna potrà salire di rendimento molto in fretta. A patto che gli esterni d’attacco (Troianiello e Laribi) mostrino più personalità e iniziativa rispetto alla prova di Perugia, dove nè Giannone nè Zuculini (espulso) hanno trovato modo di surrogarli degnamente. Quanto a Cacia, già il debutto ha messo in vetrina la sua voglia di gol, la smania di dimostrasi degno delle aspettative che il pubblico bolognese ripone su di lui. Molti movimenti a vuoto, ma anche una costante pressione sulla difesa avversaria, un gol su rigore conquistato in prima persona e una grinta degna di Pippo Inzaghi.
Con giocatori come lui, il decollo è possibile. Ma perché il Bologna possa centrare il sogno di una risalita in serie A al primo colpo, serve un secondo attaccante di valore. E credo che Fusco lo porterà presto in dote a Lopez.