Non solo Balotelli. L’Italia apre il mondiale brasiliano con una convincente prova di squadra. Una felice strategia di gioco si sposa con un modulo che ci consente di essere padroni del campo per lunghi scorci di gara. Tre pali e una fantastica giocata di Balotelli, sventata di testa sulla linea di porta, non possono controbilanciare tre buone parate del bravo Sirigu. L’Italia ha vinto nettamente, anche in virtù di un disegno tattico ben commisurato all’ambiente e alle nostre risorse di squadra.
Il 4-1-4-1, con De Rossi davanti alla difesa e gli esterni Darmian e Chiellini a spingere sulle fasce, regala agli azzurri una costante superiorità numerica a centrocampo. Il doppio regista (Verratti accanto a Pirlo) ci permette di gestire un tiki-taka all’italiana che costringe gli avversari a spremersi nel pressing per rubare palla, sprecando tesori di energie nel caldo torrido di Manaus.
L’effetto è doppio: i nostri giocatori fanno girare il pallone e riparmiano carburante. In più possono scegliere fra l’appoggio sugli esterni o la verticalizzazione verso il demone Balotelli.
Determinante per il successo sugli inglesi le prove di Candreva e Darmian, che impazzano sul lato destro e costruiscono una catena di azioni pericolose, ma anche Pirlo e De Rossi non scherzano con il loro senso della posizione e l’esperienza che li colloca sempre al posto giusto nel momento giusto.
Gli affanni arrivano dal punto debole della difesa, il secondo centrale Paletta, costantemente in ritardo ad ogni accelerazione inglese. Ma bastano Sirigu e un grande Barzagli per alzare una diga insuperabile dopo il gol del momentaneo 1-1 dei bianchi.
Adesso rotta sulla Costa Rica, sorprendente nel 3-1 rifilato a un Uruguay bolso e distratto. Se gli azzurri piegheranno anche i centroamericani, il mondiale brasiliano potrebbe offrirci grandi soddisfazioni. Con Verratti in potenziale crescita, specie nella fase offensiva, e con la difesa che recupera De Sciglio, le prospettive sembrano buone. Il ritorno del milanista consentirà di ricollocare Chiellini nel ruolo di centrale al posto di Paletta. Quanto a Sirigu promosso a pieni voti. Se Buffon avesse ancora qualche acciacco, l’Italia non si sentirà più orfana.
E Balotelli, dopo un avvio così promettente, ha la strada spianata per lasciare un’impronta indelebile nel mondiale dei sogni. Spetta solo a lui non sprecare l’occasione.