Sei sconfitte su sette gare sono un biglietto da visita agghiacciante per qualunque squadra. Eppure nel percorso di guerra di un Bologna incapace di esprimere calcio offensivo, e di trovare un assetto stabile, si nasconde un guizzo di speranza, una piccola luce che forse sconfina nella cieca fede rossoblù.
Le sette meraviglie alla rovescia (anche nella faticosa vittoria contro il Frosinone ci sono ombre) hanno raccontato di una squdra ancora indefinita, alla costante ricerca di un’armonia di gioco, con Rossi che si almanacca fra mille moduli, per ritrovarsi con la coperta perennemente corta.
Anche il miglior Bologna, ordinato e combattivo, visto nei primi trenta minuti con la Juve, ha lasciato l’impressione di una squadra incompiuta: apprezzabile sul piano del carattere con la smania di vincere ogni contrasto, ma incapace di sviluppare una manovra d’attacco, se non per i guizzi di fantasia di Mounier.
Se Rossi ha trasmesso temperamento e un minimo di equilibrio tattico, è evidente che il Bologna di oggi ha bisogno soprattutto di scegliere gli uomini migliori e darsi un assetto compiuto, definitivo. Tra infortuni a catena, nuovi innesti e preparazione differenziata, Rossi ha cercato invano una via maestra che adesso deve trovare per forza.
E allora proviamo a indicare un Bologna possibile, capace di risalire la classifica e rilanciare l’entusiasmo sopito. Difesa a quattro con Ferrari (meglio di Mbaye) e Masina esterni accanto alla coppia centrale che oggi può assicurare il miglior rendimento: Oikonomou e Rossettini; centrocampo a 4 con Giaccherini e Donsah sui lati e il duo Taider-Brighi nel mezzo. In attacco Destro e Mounier, con il francese, che ha il gol nel sangue, libero di svariare su tutto il fronte d’attacco.
Visto così sembra un classico 4-4-2 arroccato e coperto. In realtà sarebbe un Bologna duttile, con Destro finalmente sorretto dagli inserimenti profondi di Giaccherini, Donsah e dello stesso Taider: una squadra più equilibrata e insieme più imprevedibile, con il jolly offensivo Brienza come ricambio di lusso.
Certo, in prospettiva del mercato di gennaio anche la scoietà dovrà fare qualcosa per risollevare il grafico del Bologna. Come trovare una punta di valore da affiancare a Destro. Fino ad oggi Mancosu e Acquafresca hanno corso verso il loro triste passato rossoblù. E il Bologna di oggi ha un disperato bisogno di guardare avanti.