Non vorrei sembrare quello che critica per forza ma capita spesso che non mi trovi d’accordo, ultimamente con Montella. Una cosa è il turn over, diverso è continuare a cambiare senza dare un’identità ben definita. Le grandi squadre hanno dei titolari e i ricambi più o meno forti si alternano. Il subentro è tale se esiste un undici titolare. Cambiare alla prima partita dopo aver trovato la quadratura del cerchio per me non ha senso. Non possiamo parlare di stanchezza né di motivazioni o minutaggio da dare. Così Montella ha tolto Calhanoglu e André Silva prevedendo Kalinic unica punta con alle spalle i due trequartisti Suso e Bonaventura (poi neppure sempre in campo come trequartisti ma a volte più indietro).
Il Milan fa girare palla lentamente creando qualche occasione. L’Udinese segna in fuorigioco e poi il Milan passa grazie alla combinazione Kalinic / Calabria. Passano cinque minuti e Romagnoli impazzisce passando una palla centralmente direttamente a Lasagna che pareggia. Uno schema da corner consente a Kalinic di riportare in vantaggio i rossoneri. Bene il croato che fa giocare la squadra e si fa trovare in area. Lo vorrei vedere sempre in campo con un’altra punta.
Montella non cambia nulla per mezz’ora e il Milan fatica. Manca la brillantezza e la velocità nel gioco. Niente di nuovo con in campo Suso, poco ispirato, e Bonaventura, troppo innamorato del pallone. Nessuno discute le doti tecniche di entrambi ma nel calcio moderno queste devono essere utilizzate per inventare giocate in tempo zero. Se hai la qualità di imbeccare una punta con un tocco di prima e invece dribli tre giocatori prima di scaricare servi a poco perché con le qualità delle squadre del campionato italiano non creerai comunque superiorità. Al 69 Montella pare capire togliendo i due per Cutrone e Calhanoglu. L’udinese deve ora pensare anche a difendersi e non si rende più pericolosa. Kalinic imbeccato da Kessie, il migliore del secondo tempo, segnerebbe il terzo gol annullato dal Var (fuorigioco millimetrico). Montella a cinque dal termine, più recupero, si fa venire il braccino togliendo Kalinic per Locatelli. Gli ultimi 10 minuti passano senza emozioni da nessuna delle due parti perché l’Udinese pare stanca e il Milan non è più pericoloso.
Sono arrivati i tre punti, meritati ci mancherebbe, ma quando si ha la possibilità queste partite vanno chiuse perché si rischiano di perdere punti studipi.