Montella ha dichiarato che non sarebbe sua intenzione giocare meglio i secondi tempi e che gli piacerebbe chiudere le partite nei primi 45 minuti. Bene. Caro Vincenzo, per farlo bisogna che i giocatori entrino in campo con determinazione, correndo come dei matti, pressando a tutto campo e giocando la palla in velocità. Guarda il Napoli di questa sera. In 9 minuti a San Siro ha chiuso la partita. Certo, ora possiamo parlare della grande reazione, di quello che si sarebbe meritato e tutte queste stupidate. I fatti dicono: minuto 9, due gol di vantaggio e ora sono problemi degli altri.
Scelte sbagliate per l’Aeroplanino. Il Milan gioca con Abate altissimo. La grande pensata di Montella diventa un punto di forza per il Napoli. Perché? Semplice. Il capitano, un giocatore estremamente sopravvalutato, non è in grado di offendere con pericolosità. Per contro un bel buco lasciato libero a destra è un’occasione troppo ghiotta per non essere sfruttata da Insigne. Il biondo corre come un forsennato, lo scugnizzo è libero di offendere. Risultato? Zero pericoli creati dal triste Abate, due gol del Napoli con Insigne protagonista.
Anche perché, parliamone, gli eventuali cross sarebbero per Bacca. Non gioca con la squadra e ora, vedi minuto 46 o al 10 del secondo tempo, si lascia anche cadere. Ha un fisico imbarazzante però questo non lo giustifica. Non è neppure rapido. Il centroavanti del Milan è lui. È tutto dire. Come sempre il Milan gioca con un uomo in meno, ma Montella si ostina. Il colombiano è inamovibile. A questo punto l’unica speranza è l’infortunio. Sembro crudele ma fidatevi, è a fin di bene, per tutti!
La differenza tra le due squadre sta nei tocchi. Il Napoli gioca solo di prima. Un tocco. La palla gira rapida tra le maglie bianche. Per contro i rossoneri sono più statici e trovano la massima goduria nel cambio di gioco.
Dopo i due schiaffi in 10 minuti e 25 minuti di solo Napoli, riapre apparentemente la partita il mio intoccabile, che invece Montella a volte estromette: Kucka. È un fuoco di paglia.
Nella ripresa il Milan gioca in velocità per 20 minuti facendo vedere un bel gioco. Manca il finalizzatore. Sperare che una volta il colombiano passi davanti a un difensore in un taglio è utopico. Montella lo lascia in campo sino a minuto 30 della ripresa. Bravo mister, ora portatelo a casa che magari ti può essere utile con cameriere. Se io fossi Lapadula peraltro chiederei di andare via perché è inspiegabile e ingiusto stare in panchina quando dai tutto per di più con risultati.
Insomma un po’ ci si mette Montella, un po’ la mancanza di una società ma il Milan, che aveva ottenuto risultati sorprendenti nel girone di andata, è già tornato nei posti che merita. In questo momento, dando un pareggio generoso con il Bologna ed essendo realisti con la giornata di domani, siamo fuori dall’Europa. Bene, come lo scorso anno, ma in fondo cosa si è fatto di diverso?
Cambiato il mister, preso un attaccante che sta in panchina e puntato a fare il mercato con giocatori in prestito. Ma dove vogliamo andare in questo modo?!