Francesca Chaouqui e Vallejo Balda

CHAOUQUI NEGA LA NOTTE DI PASSIONE: VALLEJO PIANGEVA, IO LO CONSOLAVO

Articolo pubblicato sul Qn (il Giorno, la Nazione, il Resto del Carlino), edizione del 18 marzo 2016

DICE che non avrebbe mai rivelato nulla, di farlo solo per il figlio, che porta in grembo, Francesca Immacolata Chaouqui. Ferita per le dichiarazioni di monsignor Balda, l’altro grande imputato nel processo Vatileaks, che davanti ai giudici ha detto «di aver fatto sesso con me al posto di aver passato due ore su una poltrona ad ascoltare, confortare, consolare», la pr si sfoga su Facebook. E, tasto su tasto, promette di rivelare in aula le confidenze intime ricevute dal prelato dell’Opus Dei durante una notte in albergo a Firenze, quando lei e Balda erano entrambi membri della Commissione vaticana di revisione delle finanze.
La verità della pr sarebbe dovuta andare in onda oggi in tribunale, «tutto on Air, con dettagli, particolari», si legge sul social. Peccato che l’udienza sia stata rinviata al 6 aprile – questo Chaouqui non lo scrive – su richiesta dell’avvocato dell’imputata: ‘colpa’ di una documentazione medica che, dopo un cerchiaggio uterino in ospedale, prescrive alla futura mamma un periodo di riposo a letto di venti giorni.

INSOMMA, per ora bisogna accontentarsi delle parole scritte sul web prima di ascoltare la deposizione. Ma ce n’è già abbastanza per capire che la notte di sesso raccontata da Balda, a detta della Chaouqui, sarebbe andata in maniera diversa, non per questo meno imbarazzante, se non altro per un prete fino a qualche mese fa numero due della Prefettura per gli affari economici. «Io, lui e sua madre a Firenze – la Chaouqui riavvolge il nastro dei ricordi –. Lei dormiva. Noi eravamo seduti a un tavolino a due metri di distanza dalla stanza dal letto… Balda quasi piangeva, rimpianti, rimorsi». Una scenografia da compassione, altro che intensa passione. «Ero sincera – scrive la pr – non fingevo, come forse fece lui. Sincera nel dirgli che non importava chi aveva amato, che non importava di che sesso fosse quella persona, e cosa fosse derivato dai quei giochi, che qui a Roma, Astorga era lontana, nessuno sapeva. E, se anche si fosse saputo, un amore, se rende felici, vale forse la pena di essere vissuto». Il resto è una foto, pubblicata su Facebook… Balda che dà la comunione alla Chaouqui per i dieci anni del suo matrimonio. È un po’ sgranata, ma mai come la loro amicizia, giorno dopo giorno offuscata dai veleni.
Giovanni Panettiere