Nonno al volante non è sinonimo di pericolo costante. E l’esempio dell’arzillo signor Furio, di cui Roberto Damiani racconta la storia in questa pagina, ne è una prova lampante.
Lo precisiamo per tranquillizzare i tanti lettori anziani che ci hanno scritto in questi giorni, dopo che il Carlino ha comunque sollevato il problema, visto che la settimana scorsa, in neppure 24 ore, fra Romagna e Marche si sono verificati due incidenti nei quali l’età elevata dei conducenti delle vetture ha avuto probabilmente un peso decisivo. La prima volta un 87enne è finito con l’auto ferma di traverso sull’A14, in piena notte. Lui purtroppo è morto, travolto da una vettura di passaggio; quattro persone sono rimaste ferite, ma poteva essere una strage. E il giorno dopo un 76enne ha preso per due volte contromano la stessa A14, per circa 15 km, sempre in piena notte. E’ andata bene, non è successo nulla ed è stato un mezzo miracolo.
Tre cose vanno comunque sottolineate.
1) Guidare è una cosa seria. A 20 anni come a 90. E quindi, prima ancora dei controlli e della norme, serve grande responsabilità in ognuno di noi.
2) I controlli per i rinnovi della patente non sono invece una cosa seria. Si intensificano col crescere dell’età, ma la sostanza è sempre la stessa: aldilà degli anni, la revisione del documento di guida è solo e soltanto una tassa che dobbiamo pagare allo Stato o non si sa bene a chi, fra marche da bollo, foto e soprattutto visita medica. Qualche anno fa, al rinnovo, rimasi 1 minuto e 45 secondi (cronometrati) nello studio medico e pagai 70 euro. Il dottore mi fece vedere da lontano un paio di lettere e fui dichiarato abile e arruolato. Finito lì. Prima di me erano entrate in un’ora 15 persone (contate). Fate i vostri conti e mettetevi nei panni di chi volete voi (il medico?).
3) Senza offendere nessuno, un 80enne ha nove volte su dieci i riflessi più appannati di un 30enne. Lo dimostrano anche studi scientifici. E se la legge ti dice (giustamente) che prima di 18 anni non puoi metterti alla guida di un’auto, forse bisognerebbe davvero cominciare a ragionare su un limite di anni anche per lo stop definitivo. O comunque provare a costruire passaggi intermedi. Due esempi: da una certa età non puoi guidare in autostrada, da una certa età non puoi guidare di notte.
E’ chiedere troppo?