Quello del 1992 di Barcellona resterà irripetibile, non per nulla fu appositamente coniato il nome entrato nella leggenda: Dream Team. Quello che giocherà a Londra, comunque, si avvicina più di ogni altro all’originale, per talento e conoscenza del gioco. Stiamo parlando del Team Usa, la nazionale statunitense che difenderà l’oro olimpico conquistato a Pechino ai danni della Spagna. Già, perchè le defezioni, per infortunio di Derrick Rose, Dwight Howard, Dwyane Wade (non tre qualunque) hanno ‘costretto’ coach K (Mike Krzyzewski) il vate di Duke, a chiamare Blake Griffin (LA Clippers), James Harden (Oklahoma) e Andre Iguodala (Philadelphia), lasciando a casa Eric Gordon (New Orleans), Rudy Gay (Memphis) e Anthony Davis, la fresca prima scelta di New Orleans. Non gente qualunque.

Per capire perchè riparlare di Dream Team non è poi così peregrino basta leggere la lista dei magnifici 12. Oltre ai citati Griffin, Iguodala e Harden ci sono Carmelo Anthony (New York Knicks), Kobe Bryant (Los Angeles Lakers), Tyson Chandler (New York Knicks), Kevin Durant (Oklahoma City Thunder), LeBron James (Miami Heat), Kevin Love (Minnesota Timberwolves), Chris Paul (Los Angeles Clippers), Russell Westbrook (Oklahoma City Thunder) e Deron Williams (Brooklyn Nets). Per rafforzare tutto questo, un dato: la selezione comprende cinque campioni in carica – LeBron James, Kobe Bryant, Carmelo Anthony, Chris Paul e Deron Williams – e cinque campioni del mondo – Tyson Chandler, Kevin Durant, Russell Westbrook, Kevin Love, Iguodala – mentre Harden e Griffin non hanno partecipato alle ultime edizione dei Giochi o dei Mondiali. Come dire, gente abituata a vincere e che i nostri figli riguarderanno volentieri nei cd diventati storia del basket statunitense, in particolare, e di quello mondiale, in generale. Ho capito: Jordan, Magic, Bird hanno rilanciato questa lega quando era sull’orlo del baratro (grazie alle intuizioni dietro la scrivania del commissioner David Stern), a trasformarla in qualcosa di inimitabile e a traghettarla nel mito. Questi, parlo di LeBron e dello stesso Durant sono pronti a prendere il testimone dai loro illustri predecessori, con Kobe star assoluta ormai già nella Hall of Fame…