Ci veniva Andrea. Parodi, l’artista che ricordiamo nel suo Premio in questi giorni a Cagliari. Siamo all’Oyster, enoteca wine bar di via Sardegna 20, dietro la Marina. Posto di fan di ostriche e soprattutto bollicine. Grande cantina e cucina bistrot, ostriche sarde di Tortolì, cozze di Arborea e bollicine di Franciacorta, Enrico Gatti, fra i fondatori ma  eccentrico produttore dalle sue vigne, linea naturale. Che qui ha i suoi adepti. Iniziamo con un suo Franciacorta Brut che sa di chardonnay di quel terroir e non ha paura di sottolinearne le differenze. Spaghettini con datterino sardo appena scaldato in padella e Gambero Rosso Levante, lo stesso di Mazara, in purea di fagioli bianchi, equilibrio delicato e cotture perfette, sono la base per passare a Fernand Hutasse et fils, il suo notevole base, e ritornare a Gatti con il suo Nature. Cultura e passione di Filippo Mundula, un posto da annotare. Lì vicino, uscendo a sinistra e girando l’angolo a destra verso il mare trovate
in via Baylle al 6 Sabores di Samuele (Muscas) e Barbara, il format food & wine perfetto. Selezionatore di formaggi e salumi speciali, il vero tonno di Carloforte carciofi sott’olio (selezione di Evo sardi) e altre delizie,  grande scelte di vini. Assaggiati un pecorino fresco (con caglio di capretto) e una media stagionatura, salsiccia di nero sardo, con un Alessandro Dettori Chimbanta 2016 (Triple A), Monica sarda, e l’Orgosa Cannonau Rosato (16 gradi!) e Nero (Cannonau, Carignano, Pascale e Sangue di Cristo) di Giuseppe Musina a Orgosolo. Entusiasmante. Prossima puntata, ristoranti