La salute è un bene da difendere, un diritto da promuovere. In particolare, quando si tratta della cura dei tumori. Quello che suona come uno slogan è in realtà un progetto articolato, promosso da Salute Donna Onlus in collaborazione con altre 17 Associazioni di pazienti e presentato ieri. Guarda alla politica in modo trasversale e prospetta un accordo di legislatura in 15 punti indicando le azioni per migliorare la presa in carico dei pazienti oncologici ematologici.

Sono più di tre milioni in Italia le persone che hanno ricevuto una diagnosi di tumore. A livello regionale le differenze nell’assistenza sono ancora presenti. Ieri a Roma, dicevamo, è stato illustrato questo programma per migliorare la presa in carico dei pazienti coinvolti nella battaglia contro il cancro, nell’ottica della sostenibilità.

«L’accordo di legislatura vuole essere una sorta di manifesto sulle patologie oncologiche – dichiara Annamaria Mancuso, presidente di Salute Donna Onlus –  il paziente oncologico è oggi al centro di un universo che necessita di politiche attente e dedicate. Vigileremo affinché tutto ciò avvenga».  Il documento sarà portato sui tavoli dei partiti che si presenteranno alle prossime elezioni legislative e regionali.

I punti dell’accordo trattano temi quali il Piano Oncologico Nazionale (scaduto nel 2016), le Reti Oncologiche, i Registri Tumori, le Breast Unit, i PDTA e il Team multidisciplinare nella gestione del paziente oncologico. E ancora: i Centri Accoglienza e Servizi, il fondo per i farmaci oncologici innovativi, i test diagnostici e l’accesso agli studi clinici, la psico-oncologia, le campagne di comunicazione sugli screening oncologici e gli stili di vita, fino all’annoso fenomeno delle fake news.

Secondo il rapporto AIOM/AIRTUM le 5 neoplasie più frequenti sono quelle del colon-retto (53.000 nuovi casi all’anno in Italia), seno (51.000), polmone (41.800), prostata (34.800) e vescica (27.000).

«Questo è un manifesto di politica sanitaria che, nei limiti della sostenibilità del sistema, può costituire un programma ambizioso ma realizzabile», dichiara Ruggero De Maria, Direttore dell’Istituto di Patologia Generale dell’Università Cattolica di Roma e Presidente di Alleanza Contro il Cancro. (Alessandro Malpelo, QN Quotidiano Nazionale)