Gianni Morandi: voto 6-. Ma quante papere! Decisamente comico l’annuncio dei super ospiti stranieri: comprensibile che i One Direction possano apparire degli sconosciuti a chi ha più di 18 anni, ma esordire dicendo “sono una boyband, sono straordinari” e subito dopo chiedere “come si chiamano?”, certo non può che suscitare risate e imbarazzo.

 

Rocco Papaleo: voto 7-. Ormai è chiaro che si tratta di un alieno preso e scaraventato al festival appena sceso dalla sua astronave. Svela trucchi a cui nessuno crede (“Mica lo suono davvero io il trombone”), propone pezzi di comicità troppo cerebrale per una platea nazional-popolare, aiuta a sgomberare il palco, ma soprattutto regala perle di saggezza ai dirigenti Rai (“se mostri col dito la luna allo stolto, quello guarda solo l’indice d’ascolto”). Impossibile non amare il suo essere così surreale.

 

Ivana Mrazova: voto 4. Avrà anche firmato il suo primo autografo e la gente di Sanremo la riconoscerà per strada, ma siamo certi che della sua presenza all’Ariston non verrà conservata traccia nell’albo dei festival.

 

I duetti: voto 7. Quasi tutte le canzoni in gara ci guadagnano nella nuova versione interpretata dai ‘Big’ e dai loro ospiti. Si spazia dal diavolo (la disco-music di Berté-D’Alessio) all’acqua santa (l’inno sacro di Renga) e la formula decisamente funziona.

 

Gli ospiti: voto 6,5. Sabrina Ferilli e Alessandro Siani svolgono il loro ruolo alle perfezione: la prima tesse le lodi di ‘mamma’ Rai e difende il lungo intervento di Celentano; il secondo regala facili battute da cabaret che strappano ovazioni e un messaggio buonista di stampo patriottico. Promossa anche la boyband del momento: i ragazzini sono professionali, ma che differenza rispetto a chi li ha preceduti nelle passate edizioni (Duran Duran, Take That, …). Tempi che cambiano!

 

I giovani: voto n.p. Relegati negli ultimi scampoli di trasmissione praticamente spariscono. Al vincitore Alessandro Casillo non viene nemmeno tributato l’onore della proclamazione ufficiale, tutto scorre via troppo velocemente ma, in effetti, è già quasi l’1 del mattino. La loro presenza al festival va decisamente ripensata.

 

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