Il Grande Slam, nel gergo tennistico, è la conquista nell’arco di un solo anno (in realtà, vista la difficoltà dell’impresa l’arco temporale è stato dilatato a 24 mesi) dei quattro tornei principali, ovvero Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e Us Open. Il Grande Slam, nel baseball, è il fuoricampo a basi pieni. Un colpo da quattro punti, che consente di dare una vera e propria mazzata (virtuale, ma non troppo) all’avversario.
E Bologna, nel fine settimana, al termine di un periodo che ha visto la retrocessione in A2 della Virtus pallacanestro e l’Ht Bologna (hockey su prato di A1) costretto agli spareggi per non scendere di categoria, si rialza con due Grandi Slam. Succede a Bologna, dove la Fortitudo, dopo il fine settimane più burrascoso degli ultimi tempi (doppia sconfitta a Nettuno), è capace di rialzarsi, orgogliosamente, proprio contro i campioni d’Italia di Rimini. E a firmare il colpo del ko, con un fuoricampo a basi pieno, è Paolino Ambrosino, nettunese di nascita, ma ormai bolognese d’adozione. Paolino è alla sua terza stagione in Fortitudo: è uno che non si arrende mai, uno che corre sulle basi cercando di rubarle (per i non addetti al baseball, ricordiamo che l’immagine “rubare le basi” è qualcosa di assolutamente lecito e tutt’altro che scorretto), uno che corre in difesa coprendo tutto il territorio che riguarda l’esterno centro. E’ Paolino il simbolo di una Fortitudo che è capace di ribellarsi a una situazione nella quale si è infilata (con qualche responsabilità è chiaro), ma dalla quale vuole uscire. E comincia a farlo proprio con il Grande Slam di Ambrosino.
Contemporaneamente, o quasi, in campo femminile, l’impresa del Nuoro, che ferma la corsa della corazzata Bollate. Anche in questo caso un Grande Slam. La firma è di Ambra Collina, bolognesissima, prima base, all’occorrenza ricevitore (perché l’importante è rendersi utile per la squadra), che ha da sempre il batti e corri nel sangue. Anche Ambra ribalta la capolista con un colpo straordinario, un altro fuoricampo a basi piene. Due Grandi Slam nello stesso giorno, per rialzare lo sport a Bologna. Per far capire che si può vincere e si può perdere. Ma che qui, non si scherza. Perché lo sport, pur essendo un gioco, pur essendo un divertimento, viene affrontato seriamente. E Paolino Ambrosino e Ambra Collina, con il loro spirito, con la loro passione, sono l’esempio più bello.